TREBISACCE-10/05/2019: Banda di ladri continua a saccheggiare le case di campagna

Attrezzi agricoli (Rep.)

TREBISACCE Banda di ladri continua a saccheggiare le case di campagna portando via beni di prima necessità, attrezzature e mezzi agricoli e tutto ciò che si ritiene monetizzabile. Da quanto si è saputo attraverso la cronaca, nei mesi scorsi i ladri, forse gli stessi, hanno perlustrato e fatto bottino nelle campagne di Francavilla Marittima e di Piana di Cerchiara visitando e svaligiando diverse masserie e aziende agricole e talvolta arrecando anche danni gravi. Terminata l’opera in quella zona, i ladri si sono spostati nelle campagne e nei giardini di Trebisacce dove, da quanto si è saputo, nel giro di alcuni giorni sono state visitate e ripulite diverse case di campagna di beni di prima necessità, di attrezzi e di mezzi agricoli, anche di valore come motoseghe, decespugliatori, saldatrici, trapani elettrici, generatori di corrente…, da commercializzare in nero e ricavarne facili guadagni. Solo vanghe, zappe e picconi in molti casi si sono salvati perché gli attrezzi per il lavoro manuale non interessano né ai ladri né, evidentemente, ai loro ricettatori. La zona presa di mira in particolare dai ladri, secondo le confidenze degli ignari proprietari, è stata l’area che si estende nella parte a nord degli aranceti di Trebisacce, nei pressi dell’antico mulino ad acqua, dove tanti “vignaruli” hanno una casetta, evidentemente non ermeticamente chiusa, all’interno della quale conservano gli attrezzi con cui fanno manutenzione alle “vigne”. Tutto ciò, oltre ad incoraggiare ancora di più l’abbandono delle “vigne” dove si coltiva il rinomato “biondo tardivo”, pone problemi di sicurezza e di ordine pubblico che andrebbero affrontati anche dal Consorzio dei Giardini che potrebbe, questo uno dei suggerimenti proposto dai consorziati, provvedere all’installazione di qualche telecamera di video-sorveglianza nei punti strategici in cui si entra e si esce dalle “vigne”. Un rimedio, questo che, sia nei paesi che in campagna, sembra l’unico sistema per scoraggiare gli incalliti e sfrontati colleghi di Arsenio Lupin, che dormono di giorno e che si aggirano nel buio come altrettanti lupi mannari.

Pino La Rocca