Trebisacce-17/06/2019: Mare balneabile:rientrato l’allarme

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TREBISACCE “Balneazione, Arpacal: tornano conformi alla normativa vigente i punti incriminati nei comuni di Corigliano-Rossano e Trebisacce”. Questo il responso delle analisi dei prelievi suppletivi effettuati dal Servizio Tematico Acque del Dipartimento Provinciale Arpacal di Cosenza trasmesso oggi, 17 giugno 2019, ai Comuni di Corigliano-Rossano e Trebisacce. I punti definiti “sfavorevoli” dalla stessa Arpacal, come è noto, si riferiscono al punto di prelievo “200mt Dx Canale Missionante” per quanto concerne Corigliano-Rossano e “Campo Sportivo” per quanto riguarda Trebisacce. «Le analisi suppletive dei campioni di acqua di balneazione, in entrambi i casi sono risultate conformi a quanto stabilito dalla legge». Questo è quanto si legge nella scarna comunicazione ufficiale dell’Arpacal Provinciale di Cosenza che, come è facile immaginare ha fatto scoppiare una tempesta in un bicchiere d’acqua provocando un allarme generale e creando un incalcolabile danno di immagine ai comuni di Corigliano-Rossano e in particolare di Trebisacce e Villapiana insignite entrambe di Bandiera Blu solo un mese addietro. Rientrato quindi l’allarme e, di conseguenza, con il persistente caldo di questi giorni, tutti al mare a…. Ma come è possibile, ci si chiede, che nonostante l’acclarata capacità del mare di rigenerarsi attraverso il moto ondoso (che in questi giorni non c’è), l’acqua della balneazione possa risultare inquinata il giorno prima e il giorno dopo diventare… acqua azzurra, acqua chiara, come la decantava il compianto Lucio Battisti? Come è possibile, inoltre, si sono chiesi gli amministratori in carica relativamente alla spiaggia di Trebisacce, che nel punto di prelievo più prossimo all’impianto di depurazione (foce del torrente Pagliara) gli esiti risultino conformi e nel punto “Campo Sportivo” il mare risulti inquinato? Interrogativi legittimi che fanno sorgere il dubbio che ci possa essere qualche anomalia che non fa tornare i conti. Anomalie e sospetti su cui, da quanto è dato sapere, sta comunque lavorando l’amministrazione comunale che ha commissionato le contro-analisi a un Laboratorio privato di Cosenza (di cui non è stato comunque reso noto l’esito), perché interessata legittimamente e doverosamente a tutelare l’immagine della città che, non a caso, coincide con l’interesse della popolazione locale, dei turisti e delle attività commerciali legate al turismo estivo.

Pino La Rocca