VILLAPIANA-22/07/2019: Avviata una petizione popolare a livello nazionale per la difesa dei “beni comuni”
VILLAPIANA Avviata una petizione popolare a livello nazionale per la difesa dei “beni comuni”. Si tratta dell’ultima battaglia condotta dal compianto Stefano Rodotà. Era infatti il 2007 quando l’allora Ministro della Giustizia affidava alla Commissione presieduta dal prof. Rodotà il compito di redigere un disegno di legge per la riforma del codice civile in materia di proprietà e beni (titolo I del libro III). Più precisamente la riforma si proponeva, e si propone, di superare la classica dicotomia tra beni pubblici e beni privati introducendone una terza: i beni comuni. Tra questi, oltre al patrimonio storico-artistico, rientrano anche i fiumi, i torrenti, i laghi, l’aria, le foreste, i tratti di costa dichiarati riserva ambientale. Si tratta, cioè, di tutti quei beni ritenuti strumentali all’esercizio dei diritti fondamentali dell’uomo e funzionali a superare gli ostacoli che possono impedire il libero sviluppo della persona, in riferimento all’art. 3 della Costituzione. L’obiettivo è quello di proteggerli dalle logiche del mercato che spesso portano ad un iper-sfruttamento, all’abbandono, a negligenze orientate esclusivamente alla logica del profitto che, di fatto, strappano questi beni alla disponibilità della collettività. Per questo motivo il “Comitato popolare di Difesa dei Beni Pubblici e Comuni” intitolato al prof. Stefano Rodotà, riprendendo il lavoro portato a compimento circa dieci anni fa dalla commissione ministeriale, ha avviato una raccolta firme e ha indetto, per il prossimo 26 luglio, il “Firma Day” per arrivare alla soglia delle cinquantamila sottoscrizioni utili affinché la proposta di legge di iniziativa popolare arrivi al vaglio e alla discussione del Parlamento. Anche l’Alto Jonio Cosentino, che rappresenta una vera e propria riserva naturale, sarà interessato all’iniziativa e precisamente a Villapiana su iniziativa di Joseph Guida, giovane studente e attivista sul territorio, in collaborazione con l’associazione culturale “Villapiana Borgo Attivo” e l’aiuto di diversi ragazzi impegnati nel sociale. «L’iniziativa – ha scritto il giovane Josephe Guida – nasce pensando al patrimonio ambientale, storico e culturale che il nostro territorio possiede: dal mare ai siti archeologici di Sibari, Broglio, Timpone della Motta passando per il castelli e le torri costiere fino ad arrivare alle riserve naturali (solo per citarne alcuni) è immenso e di grande valore il patrimonio che l’intero comprensorio esprime. Tutelarlo – ha aggiunto il giovane universitario – è il primo passo per valorizzarlo e questa legge va nella direzione giusta perché promuove un nuovo modello di sviluppo sostenibile e nuove forme di partecipazione attiva ma, in particolar modo, coniuga la fruizione di questi beni con la conservazione dell’ecologia del territorio attraverso cui si potrà preservare il patrimonio a beneficio delle generazioni future. Il termine ultimo per la raccolta delle firme – ha tenuto a precisare Joseph Guida – è fissato al 20 agosto ma vi invito intanto a recarvi ai due banchetti che si terranno, nella giornata del 26 luglio, in Piazza Dante (Villapiana Centro) dalle 9:00 alle 11:00 e sul Lungomare di Villapiana Lido dalle 18:00 alle 20:00. L’ultima battaglia del cosentino prof. Rodotà – ha concluso il giovane universitario – non è ancora stata vinta ma questa è un’ottima opportunità utile anche a rendere omaggio ad un grande calabrese che ha saputo rappresentare le istituzioni ed intendere la politica nel suo valore più nobile».
Pino La Rocca