Trebisacce-23/07/2019: IL VELO DELL’ARTE
Siria Bottazzo
IL VELO DELL’ARTE
“L’arte non ha epoca. E’ l’emozione che dorme su guanciali d’eternità.”
Il Sud Italia ha, ormai da sempre, espresso talenti che hanno lasciato il segno nei vari settori della vita sociale, grazie alle loro innate capacità, al loro amore per le proprie passioni, alla serietà delle loro azioni.
Uno di questi grandissimi talenti è, senza alcun dubbio, la salentina Siria Bottazzo, giovanissima appassionata d’Arte, in possesso di quel classico “fuoco sacro” che l’ha portata prima a laurearsi in Beni Culturali a Lecce e successivamente trasferirsi in quel di Milano, dove ha conseguito la laurea magistrale, con lode, in “Arti, patrimoni e mercati” presso lo Iulm.
Nel corso del suo percorso di studi allo Iulm, Siria ha avuto modo di fare esperienze molto importanti, lavorando per la Triennale di Milano e per la fiera “Mia photo Fair”.
Ma la sua preparazione e serietà non potevano che farle fare il salto di qualità, infatti ha avuto la grandissima soddisfazione di essere nominata curatrice delle mostre di Bibart, la Biennale internazionale d’Arte di Bari.
“Bibart è Pensiero, è Storia dell’Arte e, dunque, Storia del Pensiero dell’Uomo”.
Tra tutte le varie iniziative, tutte estremamente interessanti ed importanti, la Biennale si è aperta con una mostra dedicata a tre grandi esponenti del neorealismo del Mezzogiorno, Renato Guttuso, Luigi Guerricchio e Antonio Bibbò.
La nostra Siria Bottazzo ha dimostrato le sue notevoli qualità e capacità, riuscendo a svolgere un lavoro certosino, ricevendo il plauso da parte di autorità e pubblico presenti.
Il suo ritorno nella terra salentina è stata conseguenza di un suo grande desiderio, che è quello di offrire le sue competenze per la valorizzazione di un territorio meraviglioso, che ha soltanto bisogno di riscoperte e di nuovi impulsi.
Questa giovane professionista puo’ essere additata ad esempio positivo da seguire ed imitare, proprio perché ha permesso di capire come i nostri conterranei, dotati di intelligenza creativa, possono dare il loro contributo nel nostro splendido Sud, facendo sì che esso possa tornare agli splendori che gli competono.
Scrivere delle esperienze di Siria sarebbe riduttivo, in quanto si è già scritto tantissimo di lei, ma noi in questa sede desideriamo soffermarci appositamente sulle sue qualità etiche che, non disgiunte da quelle professionali, fanno di lei un personaggio davvero speciale.
Quello di Siria è un messaggio, o meglio, una “lettera d’amore”, che si radica e radica la speranza ed il guardare avanti e siamo certi che la sua passeggiata nell’Arte, quella Vera, proseguirà per sempre.
Ciò che caratterizza la sua figura è una serietà fuori dal comune e l’amore che nutre non soltanto per il suo lavoro, ma anche per altre forme d’arte, infatti è esperta di arti marziali e difesa personale, discipline che pratica con gli stessi sentimenti con i quali porta avanti la sua attività.
Pensiamo che in una società che pare abbia perso di vista i valori profondi, esempi come quello di Siria debbano considerarsi uno stimolo a riscoprire l’alba delle emozioni, quelle che Siria trasmette con un impegno quotidiano che traspare da ogni sua azione.
Auspichiamo che le sue notevolissime competenze sollecitino tutti a garantirsi il suo fattivo contributo, proprio perché la sua presenza e la sua professionalità sono garanzia di successo.
La felicità è un modo di vivere con tre doti che ognuno di noi dovrebbe possedere e cioè ottimismo, coraggio, amore.
Siria ha l’ottimismo che la porta a cimentarsi con grande successo in qualunque iniziativa, ha il coraggio di farlo nonostante le difficoltà e ha l’amore, quello vero, per tutto quello che svolge.
L’invito di Siria Bottazzo è quello di salire sul suo”treno” che porta verso l’incanto e la conquista dell’infinito.
Semper ad maiora
RAFFAELE BURGO