TREBISACCE -30/07/2019: Lettera aperta della moglie di un Carabiniere di Trebisacce a Eliana Frontini
TREBISACCE Lettera aperta della moglie di un Carabiniere di Trebisacce a Eliana Frontini, la docente di Romentino in provincia di Novara che, commentando sul web la morte del Carabiniere Mario Rega Cerciello, ha scritto quella frase così squallida e indegna di una persona normale, con l’aggravante di essere un’insegnante e anche una giornalista iscritta all’Albo: “Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”. Una frase di cui, attraverso un pentimento postumo, la docente ha cercato di scusarsi ma che è stata definita vergognosa da molti e, purtroppo, non da tutti! «Le scrivo in quanto insegnante e soprattutto in quanto moglie di un Carabiniere, uno di quelli in cui Lei non nutre speranza perché, per quello che ho letto, dice che non intervengono con tempestività… Di fatto tutto questo è smentito da questo meraviglioso ragazzo dagli occhi azzurri che la notte scorsa è intervenuto con coraggio e tempestività ed è stato accoltellato barbaramente da un ragazzino, proprio per essere intervenuto e per garantire anche a Lei sogni tranquilli. Cosa che gli è costata la vita! Quel Carabiniere è stato ammazzato da un ragazzetto che probabilmente HA AVUTO UN’INSEGNANTE COME LEI, una di quelle che gioisce di fronte alla morte di un ragazzo che non tornerà mai più a casa dalla sua giovane moglie, che non stringerà mai più forte al cuore e al petto sua madre. Ogni giorno, quando mio marito esce di casa, spero sempre che torni! Prego perché torni a casa con le sue gambe mentre, senza nessun motivo, c’è chi gli augura la morte (così, solo perché odiare gli sbirri è da Figo). Vorrei che tutti i sacrifici fatti per stare lontano dalla famiglia, per non esserci a Natale, a Pasqua, a Capodanno, nei Compleanni… fosse riconosciuto e non buttato via nel vento. Nello sguardo di questo ragazzo assassinato la notte scorsa c’era la voglia di costruirsi un futuro, di avere dei figli! E sua moglie che lo ha visto andar via, di spalle, senza tornare mai più a casa, piange disperata e dovrà anche lottare con l’ignoranza che “silenziosamente” incombe da parte di chi getta la pietra e tira indietro la mano… Ma a lei questo non interessa… perché in quello sguardo lei ha visto altro… E per lei è semplicemente un Carabiniere in meno. Per me è un marito in meno, un padre in meno… un figlio, un fratello che non c’è più. Un uomo che, nonostante tutto, mentre lei stanotte era a letto a dormire… era fuori casa a morire… E a causa delle sue parole ogni giorno muore un pò d’Italia. La mia speranza è che i miei figli, nel corso della loro vita, non abbiano mai a che fare con persone come Lei. Le scuse non bastano, perché Lei le cose che ha scritto le pensa davvero, a prescindere da tutto. E il problema più grande è che Lei ha anche diritto ad insegnare».
Pino La Rocca