Alessandria del Carretto-21/08/2019: “La via del pianto”lungo il Saraceno nel ricordo dei nostri migranti ricordo
ALESSANDRIA DEL CARRETTO “La via del pianto”, l’escursione a piedi lungo la fiumara Saraceno, diventerà la “classifica camminata” del mese di agosto. Con questa iniziativa svoltasi nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale di Alessandria del Carretto, il paese più alto del Parco Nazionale del Pollino dichiarato Borgo Autentico d’Italia nell’anno 2017, in occasione dell’anno del “turismo lento” intende promuovere occasioni del camminare a piedi alla scoperta del territorio e dell’ambiente. E, in questa ottica, nella giornata del 9 agosto scorso ha organizzato un’escursione-trekking attraverso “La via del pianto” lungo il letto della Fiumara Saraceno, che ha beneficiato del sostegno e del patrocinio del WWF Calabria-Citra ed ha impegnato un nutrito gruppo di persone adulte e della terza età, che si sono cimentati nel percorrere circa 19 km. in 9 ore di cammino extra lento. Partiti alle 5 del mattino dal Borgo Alessandrino hanno raggiunto il punto di arrivo alle ore 14 presso la vasca di raccolta d’acqua del Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Tutti curiosi di conoscere il motivo della definizione di “La via del pianto”, che altro non è che il cammino che percorrevano, sino agli ’50, tutti gli emigrati che partivano da Alessandria del Carretto per raggiungere le Americhe del Sud e del Nord e lungo la quale gli emigranti, insieme ai loro familiari, hanno versato tantissime lacrime fin dal momento della partenza e lungo lo stesso itinerario che, con l’aiuto di muli utilizzati per il trasporto delle valigie e dei bauli, portava allo Scalo di Trebisacce. Per fornire il supporto logistico a chi partiva, alcune persone di Alessandria del Carretto dell’epoca avevano organizzato un’apposita Cooperativa alla quale aderirono circa 50 mulattieri, alcuni dei quali percorrevano due volte nella stessa giornata la Fiumara del Saraceno sia per trasportare fino a Trebisacce ogni tipo di merce, ma soprattutto materiali per l’edilizia sia per accompagnare, a dorso dei muli, le persone che dovevano partire con il treno da Trebisacce. D’altra parte tutto il percorso della “Via del pianto” si svolge in un ambiente naturale ancora incontaminato, tanto che l’area della stessa fiumara Saraceno, a ragione della presenza di flora e fauna rara e in via di estinzione, é stata dichiarata Area SIC – IT 9300042 (sito di interesse comunitario) e fa parte integrale di Rete Natura 2000. All’epoca in cui era ministro dei Beni Culturali, l’on. Dario Franceschini, nel presentare il primo Atlante dei Cammini d’Italia, ha dichiarato: «Penso che la cosa più naturale per dare sistema alle scelte fatte, sia nel 2016 “Anno dei Cammini”, sia 2017 “Anno dei Borghi”, sia nel 2018 “Anno del Cibo”, sia nel 2019 “Anno del Turismo Lento”, è una filosofia – ha detto – che riguarda molte cose e rende bene anche sul piano internazionale perché tutti hanno capito la differenza tra “fast-food e slow-food e l’Italia può essere il modello, il cuore e la guida per lo sviluppo del turismo sostenibile. Il 2019 Anno del turismo lento – ha aggiunto – sarà così un ulteriore metodo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti e rilanciarli in chiave sostenibile con esperienze di viaggio innovative: dai treni storici ad alta panoramicità agli itinerari culturali, dai percorsi montani alle ciclovie ed i viaggi a cavallo». Tra l’altro l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, che riunisce in rete piccoli e medi comuni, enti territoriali e organismi misti di sviluppo locale, persegue l’obiettivo di un modello di sviluppo locale sostenibile, equo e rispettoso dei luoghi e delle persone e proteso alla valorizzazione delle identità locali. L’obiettivo del BAI é proprio quello di riscoprire i Borghi Italiani quali luoghi da vivere, da sostenere e da preservare. Negli anni tale progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di Rete dei Borghi Italiani i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi. «Non è infatti casuale – ha dichiarato il prof. Vincenzo Arvia convinto e attivo ambientalista originario di Alessandria del Carretto – il tema portante della X Edizione della Festa Nazionale dei Borghi Autentici, che quest’anno si svolgerà a Barrea nel Parco Nazionale d’Abruzzo dal 30 agosto al 1 settembre e avrà un tema portante attinente alla cultura del “cammino lento” e nei tre giorni prevede diverse sessioni per confrontarsi e discutere sul tema “Paesaggio, testimone del valore comunitario”, che sarà il perno della Festa. Il paesaggio, quindi, – ha aggiunto il prof. Arvia – come scenario di un contesto di crescita sostenibile delle comunità locali. La particolarità di gran parte dei territori italiani – secondo lo stesso Arvia – é infatti quella di essere stati luoghi in cui la cultura materiale, sociale e storica, specifica di ciascun territorio é stata capace, nei secoli, di saper generare paesaggi unici e riconoscibili a livello globale, quali detentori di valori universali e imperituro di bellezza, armonia e unicità». E’ per questo che l’amministrazione comunale di Alessandria del Carretto guidata dal sindaco Domenico Vuodo, secondo quanto riferisce lo stesso prof. Arvia, si è impegnata a riproporre questa iniziativa come una “classica camminata” da svolgersi anche negli anni a venire nel mese di agosto, invertendo magari la partenza. Oltre a questa, per gli appassionati del “cammino lento” ha inoltre programmato un’altra escursione-trekking collaudata negli anni scorsi, adatta a tutte le gambe e denominata “L’anello dello Sparviere” perchè interesserà l’Area SIC del Monte Sparviere IT 931000019, all’interno della quale si trova la rinomata acereta, biotipo unico in Europa e un paesaggio interessante e suggestivo.
Pino La Rocca