Plataci-11/10/2019: Stamati Domenico Basile “i regolamenti vanno ponderati prima di renderli esecutivi”.
COMUNICATO STAMPA
Onorevole senatrice colgo l’occasione per esprimere un opinione simile a quella che esprimono i pescatori per dire che i regolamenti vanno ponderati prima di renderli esecutivi. Mi spiego chiaramente: Come ribadito dai pescatori se i legislatori fossero preparati e attenti, forse succederebbero meno disastri e sopratutto si eviterebbe una pratica molto sporca, ossia la tangente e l’atteggiamento arrogante di certi falsi <<servitori dello Stato>>. Voglio ricordare che in passato molte guardie del corpo forestale hanno usato la loro posizione per offendere le persone più modeste e operose della nostra società, ovvero i contadini piccoli proprietari di appezzamenti, allorquando, per potersi semplicemente riscaldare in inverno, tagliavano quelle poche piante di alberi, senza arrecare alcun danno all’ambiente e all’ecosistema. In questi giorni ho sentito dai miei compaesani che ancora continuano storie simili. Io sono stato personalmente testimone di un fatto accaduto circa 30 anni fa che spiega ancora meglio l’imbecillità di certi ignoranti <<funzionari dello Stato>> guardie forestali. La mia famiglia era proprietaria di un bosco a Plataci di circa tre ettari, praticamente uno dei più folti, tanto che i contadini dicevano che anche i cinghiali non entravano in quel luogo tant’era buio. Mio padre, qualche anno prima di andarsene, fece domanda all’ufficio preposto per poter fare una pista ed entrare nel bosco, fare pulizia e tagliare qualche albero ogni anno per il riscaldamento. Vennero le guardie forestali, guardarono e dissero un semplice no. Otto anni fa nell’incendio del 2011 che durò a Plataci circa sette giorni devastando l’intero territorio comunale, anche questo famoso bosco bruciò totalmente e la gente disse che per un giorno ed una notte intera la zona crepitò da far paura per la quantità di legna che bruciava. Praticamente in un solo incendio in quell’anno bruciò tanto capitale vegetale che anche se si fossero messi tutti i Platacesi a tagliare per cento anni non ci sarebbero riusciti. Ora bisogna sapere, per chi è completamente ignorante in materia che come nel deserto non crescono piante, a Plataci se le persone non tagliano e diradano dopo 20 anni tutto il territorio diventa foresta, semplicemente perché crescono quercie e rovi ovunque e anche sopra le pietre. A maggior ragione, oggi che non esistono più animali da pascolo, tutto il territorio che una volta era coltivato a grano, vigne, orti, patate, ecc. ( semplicemente perché i contadini l’avevano sottratto alla foresta con un lavoro immenso ed inumano ), si imboschisce in modo selvaggio e si predispone a ulteriori incendi. E siamo così in un circolo vizioso dove ogni 5 o 6 anni abbiamo incendi a rotazione continua. Vi consiglio di fare attenzione, di non perseguitare la povera gente, di sostenere i piccoli proprietari economicamente anche solo per pulire e tagliare il di più, per diradare e per evitare roghi ed altro. Consiglio ancora di eliminare la possibilità a personaggi pretestuosi che con la l’appoggio dei regolamenti così costruiti finiscono per porre alcuni uomini in condizioni di inferiorità rispetto ad altri uomini. Bisogna sapere, per chi non lo sapesse, che la maggior parte delle persone di campagna e di montagna ha una morale e sa molto meglio dei funzionari dello stato cosa è utile fare nel territorio e allo stesso modo comprende bene l’importanza dell’ecosistema, dell’ambiente e del dovere. Consiglio di risolvere la faccenda nel modo seguente: Regolamento semplice: Ognuno può presentare formale richiesta al comune per il taglio degli alberi necessari a riscaldarsi per l’inverno. In tale modo l’amministrazione è a conoscenza degli interventi sul territorio. Chiunque è proprietario di terreni può, quindi, fare il necessario per non essere sommerso dalla foresta e dai rovi ed evitare che parti del territorio diventino eccessivamente imboschite, senza subire imposizioni e sanzioni immotivate. Chi non ha la forza e i mezzi per curare la proprietà, fa domanda all’organo preposto e riceve l’assistenza, l’aiuto e il denaro necessario per pulire e mantenere i terreni in condizioni ottimali. Il comune interviene in caso di eccessi dimostrando dove vi sia un illecito o un abuso per danni all’ambiente e all’ecosistema. Eventuali altri soggetti <<Funzionari dello stato>> nel loro legittimo diritto del controllo del territorio possono proporre alle autorità giudiziarie osservazioni e ricorsi per danni all’ambiente o all’ecosistema.
Stamati Domenico Basile