Rossano-14/11/2019: Il nuovo libro, di Franco Emilio Carlino, sulla storia del Casato Montalti di Rossano
COMUNICATO STAMPA
Il nuovo libro, di Franco Emilio Carlino, sulla storia del Casato Montalti di Rossano
Rossano – Domenica 24 novembre p.v. come da programma allegato sarà presentato il nuovo libro dell’autore mandatoriccese e rossanese di adozione Franco Emilio Carlino sulla storia del Casato Montalti di Rossano.
All’incontro che si terrà alle ore 17,00 nella Sala della Casa di Madre Isabella de Rosis nel Centro Storico di Rossano, in Corso Garibaldi 154, interverranno il Dott. Vincenzo Paradiso autore della Prefazione, il Cav. Luigi Zangaro, Editore, che porterà i saluti della Casa Editrice Grafosud, Impresa storica d’Italia, il Dott. Giuseppe Bauleo che si soffermerà sul tema: l’Antico Palazzo Montalti negli atti del Notaio Tommaso Carbone (Archivio di Stato Cosenza). Concluderà la scaletta di presentazione l’autore del libro. I lavori saranno coordinati dalla Prof.ssa Marcella Grondona.
Nel libro sulla Nobile Famiglia Montalti di Rossano, l’autore, non nuovo a queste forme di ricerca documentale storico- genealogica edito dalla Grafosud in coedizione con la casa editrice Consenso Publishing di Rossano, illustra le finalità della sua iniziativa sottolineando come “contrariamente a ciò che succede nella società moderna, anticamente, di fronte all’incertezza delle istituzioni, la famiglia era punto di riferimento unico intorno al quale si venivano a strutturare appropriate regole di vita. La famiglia era soprattutto un sistema all’interno del quale potevano essere tramandate o trasferite nella continuità le diverse posizioni sociali e patrimoniali allo scopo di avere nelle mani le leve del potere e poterlo governare. Ed è proprio seguendo questa logica, che alcune famiglie hanno, nel tempo, potuto conservare la propria fortuna politica ed economica. Lo studio di tale concezione organizzativa – continua Carlino – diventa trama di lavoro e approfondimento per avviare alcune mie ricerche finalizzate alla conoscenza del vasto e composito tessuto nobiliare delle famiglie di Rossano. […]. Le ragioni del mio interesse per il passato storico di questa famiglia sono molteplici compresa quella, non meno importante, della cordialità che mi consente, prima di tutto, di manifestare sinceramente i miei sentimenti di affetto verso le tante persone che ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e che ora non ci sono più e di tante altre, cui l’opera è dedicata perché ne proseguano la memoria, con le quali ancora si percorre insieme un cammino gioioso di reciproca stima e amicizia. La ricerca, fondamentalmente, si concentra nella direzione di conseguire due obiettivi. Il primo, quello di soddisfare una personale domanda di conoscenza storica. Per dirla come ci tramanda il De Rosis, saperne di più di “Rossano e delle sue nobili famiglie”. Il secondo, la possibilità di raccogliere in un unico volumetto la storia e la genealogia di una nobile casata, quale quella dei Montalti, presente a Rossano sin dai primi decenni del Seicento, proveniente da Tarsia e originaria di Bacciolino, una frazione del comune di Mercato Saraceno, in provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna. La ricerca, articolata per paragrafi, si muove partendo dalle origini della casata e pone in primo piano la figura dell’abate Cesare Montalti, insigne poeta latino, definito da Giovanni Maroni “un prete scomodo tra rivoluzione e restaurazione”. Vengono poi esaminate ed approfondite le due linee del ramo rossanese: di Guglielmo Montalti di Lelio e di Guglielmo Montalti di Matteo. Seguono le biografie di don Muzio Montalti, Canonico della Cattedrale di Rossano e quella del prof. Annibale Montalti, ordinario di Medicina legale nell’Ateneo di Palermo. Uno spaccato storico-genealogico è poi offerto dal paragrafo relativo all’ultima generazione del ramo di Rossano che viene presentato anche corredato da alcune immagini dei suoi componenti. Infine, alcune Tavole genealogiche, la bibliografia e l’indice onomastico completano l’opera”.
Nelle sue conclusioni Carlino evidenzia come “fare memoria delle tante famiglie nobili, per la Città, sia una grande risorsa, per il loro trascorso storiografico, la loro popolarità e la considerazione che gli veniva riconosciuta. Elementi attraverso i quali Rossano, insieme al suo hinterland, si distinse storicamente, economicamente, socialmente, culturalmente e politicamente. Spero, pertanto, – conclude l’autore – che anche questo nuovo saggio […] possa trovare il giusto interesse e ottenere il favorevole commento da parte dei lettori”.