Villapiana-17/11/2019: Atto vandalico a Villapiana-Paese nella notte scorsa nei confronti di Vincenzo Lo Giudice
VILLAPIANA Atto vandalico a Villapiana-Paese nella notte scorsa nei confronti di Vincenzo Lo Giudice, Funzionario di Banca in quiescenza, amministratore comunale di lungo corso e attuale componente dello staff del sindaco Paolo Montalti. Ignoti, nel corso della notte tra sabato e domenica, hanno prima attaccato un manifesto murale sul cofano della sua auto (nella foto) parcheggiata nelle vicinanze della sua abitazione e quindi, con l’utilizzo di una bomboletta spray, hanno tracciato una lunga striscia di vernice bianca sulla fiancata e sui vetri della stessa auto di colore scuro. Un atto sicuramente esecrabile, questo, che si tende a collegare al ruolo politico che Lo Giudice svolge nel Comune di Villapiana a supporto dell’attività amministrativa del primo cittadino a cui Vincenzo Lo Giudice è particolarmente legato sia per lunga amicizia personale che per affinità politica. Il manifesto attaccato invece sul cofano dell’auto, recante il logo del gruppo di Minoranza “Insieme per Villapiana” e dal titolo“La Bsv non deve morire”, fa invece riferimento esplicito al debito che la suddetta municipalizzata avrebbe accumulato nei confronti della Regione Calabria che, secondo gli estensori del manifesto ammonterebbe a 250mila euro e che potrebbe mettere a rischio la stessa sopravvivenza della BSV, società a responsabilità limitata interamente partecipata del Comune di Villapiana e che ha come amministratore unico Eduardo Lo Giudice. Immediata, violenta ed esplicita la presa di posizione del sindaco Paolo Montalti il quale ha esordito dicendo che: «Villapiana va liberata dalla volgare subcultura dell’odio verso gli avversari politici. Sub-cultura – ha aggiunto il sindaco Montalti parlando di sconosciuti che hanno “lordato” l’auto di Vincenzo Lo Giudice – che viene alimentata con protervia immutata, ipocrita e vigliacca con l’utilizzo dei soliti sciocchi servitori di quella “politica di convenienza” che viene falsamente contrabbandata per “democratica”. La verità è – ha concluso il primo cittadino di Villapiana – che Villapiana non riesce a liberarsi dal Medioevo di una vecchia cultura di asservimento al “padrone di turno”…..».
Pino La Rocca