Alto Jonio-26/02/2020: Chiude dopo 40 anni la mitica Banca di Albidona
ALTO JONIO Chiude con non pochi rimpianti, dopo un lungo e onorato servizio, la mitica Banca di Albidona con sede storica alla via Principe Umberto n. 24, nata circa 40 anni addietro come Cassa Rurale e Artigiana di Albidona e diventata, negli ultimi anni, “Banca BCC Mediocrati”. Si chiude così, nel rimpianto generale, una pagina importante della storia della comunità locale, costretta oggi a fare i conti con la spietatezza degli aridi numeri divenuti ormai l’unico metro di valutazione dei profitti. Eppure, secondo i bene informati, l’ultimo bilancio della BCC Mediocrati si è chiuso con oltre 1milione di euro di attivo. Per la cronaca va ricordato che la Banca di Albidona è nata nel 1984 grazie ad una coraggiosa iniziativa del Rag. Michele Maggio ed alla lungimiranza di tantissimi Soci, di Albidona e dell’Alto Jonio, che ci hanno creduto investendo i propri risparmi nell’acquisto delle quote di partecipazione al capitale sociale. L’obiettivo prioritario, e condiviso anche dagli amministratori comunali del tempo, era quello di agevolare l’accesso al credito ai contadini e agli artigiani, di liberarli dal pericoloso fenomeno dell’usura e di contribuire alla promozione dello sviluppo sociale delle classi lavoratrici e del territorio. Piano piano la Banca di Albidona, grazie alle qualità professionali e umane dei suoi Dirigenti e degli Impiegati, è cresciuta in fretta diventando nel corso degli anni Banca BCC dello Jonio perché nel frattempo si era estesa sulla costa jonica con l’apertura di altre Filiali, da quella di Amendolara dove è stata fissata la Direzione Generale a quella di Rocca Imperiale, fino a superare i confini regionali con l’apertura, nel 2009, della Filiale di Nova Siri, in Basilicata. Così, tra alti e bassi, la storia della Banca di Albidona va avanti negli anni e contribuisce allo sviluppo e alla crescita dell’intero territorio jonico impattando, ovviamente, con le inevitabili conseguenze della crisi economica che ha investito tutto il Paese e in particolare le Banche, fino quando, nel 2013, l’Assemblea dei Soci convocata dal Presidente Dr. Michele Aurelio, il 26 maggio del 2013, valutata la bontà del progetto, ha deciso di fondere la BCC dello Jonio di Albidona, “per incorporazione e per fusione di soggetti”, con la BCC Mediocrati di Rende. «Nell’occasione, – come ha sottolineato il Presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino – il Dr. Michele Aurelio, presidente della Banca incorporata e Presidente della Federazione Calabrese delle BCC, ha meritoriamente rinunciato alla carica, sacrificando il nome della stessa Banca ma aderendo alla costituzione di un Istituto Bancario più grande, quindi maggiormente in grado di rispondere alle sollecitazioni del territorio e di venire incontro alle esigenze di investimento dell’asfittico sistema produttivo calabrese». Cosicchè dal I° Settembre 2013 i circa 900 Soci della BCC dello Jonio di Albidona sono diventati a tutti gli effetti Soci della BCC Mediocrati di Rende, concorrendo a formare una compagine nettamente più grande composta da oltre 5.500 Soci e ben 33 Filiali tra cui, chiusa mestamente quella di Albidona insieme a quella di Frascineto, sullo Jonio resteranno operative le BCC Mediocrati di Villapiana, di Amendolara, di Rocca Imperiale, di Nova Siri (MT) e quella di Viale della Libertà n. 95 di Trebisacce presso cui, a far data dal 16 marzo 2020, saranno trasferiti tutti i rapporti in essere presso l’ex Banca di Albidona. “Riorganizzazione della rete sportellare”: questa, dalla Direzione della Banca BCC Mediocrati, la scarna motivazione, insieme ai “consigli utili” per adeguarsi alle nuove disposizioni, comunicata ai soci e ai clienti della ex Banca di Albidona a cui non resterà che prendere malinconicamente atto che una pagina importante di storia locale si chiude e che, comunque sia, dall’Alto Jonio scompare un altro pezzo di società civile.
Pino La Rocca