Alto Jonio-11/04/2020: Coronavirus:per il Dr. Martino Rizzo i dati sono incoraggianti,ma ancora presto abbassare la guardia

 

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ALTO JONIO Coronavirus: incoraggianti notizie, finalmente, quelle che arrivano alla vigilia della Santa Pasqua dal fronte della battaglia contro il Covid-19. Nella giornata odierna 11, oltre alla conferma dell’andamento positivo del trend in Calabria (solo + 14 rispetto a rieri), buone nuove arrivano dall’Annunziata di Cosenza: oltre al paziente 66enne di Francavilla Marittima estubato nella giornata di ieri oggi sono tornate a casa e trascorreranno la Santa Pasqua in famiglia tre persone, (due donne e un uomo): la prima, una donna di Cariati che era ricoverata dal 16 marzo e un’altra di Rende che invece è rimasta in Ospedale dal 7 marzo e quindi per oltre un mese. L’uomo che è tornato a casa oggi è invece Giuseppe Vigliaturo il Sindaco di Carpanzano, piccolo comune della pre-Sila che era ricoverato dal 27 marzo. Ma le buone notizie della giornata odierna, vigilia di una Pasqua che si annuncia unica e surreale, non devono creare assolutamente euforia e disincanto perché la strada che porta alla normalizzazione è lunga e piena di insidie, come, per esempio, l’arrivo del bel tempo che incoraggia ad uscire di casa ed a vanificare quanto di buono è stato fatto finora. A fare questa doverosa raccomandazione è il dottor Martino Rizzo, Dirigente-Medico dell’Asp e Responsabile del Settore Igiene e Sanità della Sibaritide, e dell’Alto e Basso Jonio che tiene sotto stretta osservazione i dati provenienti da quest’area. «Sono 94 – ha scritto il dottor Martino Rizzo prima di elencare la situazione numerica dei contagi relativi alla fascia jonica – i casi di Covid-19 accertati nell’area della Sibaritide. Potrebbero sembrare tanti, ma se li rapportiamo ai circa 200mila abitanti del nostro vasto Comprensorio, il numero dei positivi in realtà appare esiguo e, – ha aggiunto ancora il rossanese Dirigente-Medico – se l’andamento sarà ancora questo possiamo ritenerci fortunati e conveine che in realtà l’epidemia finora ci ha colpito solo parzialmente, almeno dal punto di vista sanitario». Detto questo, lo stesso dr. Rizzo ha subito sgomberato il campo dall’illusione che la battaglia è vinta e che sia finita. «Non è assolutamente così – ha ammonito lo stesso Medico Specialista dando merito ai Sindaci per aver dato il loro prezioso contributo – ma bisogna comunque rendere merito ai Sindaci (tutti, anche quelli dei Comuni più piccoli) che hanno compreso la pericolosità della situazione ed hanno messo in atto ogni possibile strumento per far osservare il “distanziamento sociale” tra i cittadini, magari non riuscendo in ogni caso ad evitare l’insorgere di piccoli focolai infettivi, ma evitando subito dopo che questi potessero allargarsi e coinvolgere molti altri soggetti». Relativamente ai dati della giornata di venerdì 10 aprile il dr. Rizzo ha sottolineato che nell’area urbana di Corigliano-Rossano sono 5 giorni che non si verificano casi di contagio e che, comunque, gli ultimi contagi riscontrati, se si escludono due casi di “importazione” scoperti il 4 aprile, riguardavano contatti avvenuti all’interno di nuclei familiari. Allargando poi l’analisi al Comprensorio il dottor Martino Rizzo ha ricordato i casi particolari avvenuti nella RSA di Bocchigliero dove l’ultimo caso positivo è avvenuto il 6 aprile. Lo stesso Specialista di malattie Infettive ha quindi fatto il punto sulla situazione di Oriolo che ha coinvolto gran parte dell’amministrazione comunale tra cui il primo cittadino Simona Colotta: «Dopo l’esplosione epidemica che si è avuta fino al 4 aprile, ci casi accertati sono arrivati a 26 casi – ha dichiarato testualmente il dottor Rizzo – ma ora la situazione si sta normalizzando. E’ quindi possibile che troveremo ancora soggetti positivi ma, continuando nella ricerca degli eventuali contagiati e isolandoli, col tempo e con la decisiva collaborazione degli oriolesi potremo aver ragione di questo ulteriore e grave focolaio». Concludendo, il Responsabile di Igiene e Sanità della Sibaritide ha ammesso che la situazione sembra volgere al meglio, che si intravede la luce in fondo al tunnel, – «e – ha ammonito ancora il Dirigente-Medico rossanese – siccome il bel tempo può rivelarsi un nostro alleato, dobbiamo continuare a…stare a casa ed a rispettare le misure di distanziamento sociale, altrimenti metteremmo a repentaglio tutti gli sforzi fatti fino ad oggi.  dottor Martino Rizzo. Del resto – ha concluso il dottor Martino Rizzo facendo capire la pressione, lo stress psico-fisico e i pericoli che corrono tutti gli operatori sanitari – anch’io come voi aspetto con ansia che tutto finisca, per farmi un paio di settimane a casa, senza vedere e sentire nessuno».

Pino La Rocca