Alto Jonio-16/04/2020: Coronavirus: tampone negativo negativo a Trebisacce,mentre si resta in attesa dei due tamponi di Villapiana
ALTO JONIO Coronavirus: pandemia finora sotto controllo ma per continuare a tenere lontano il contagio è essenziale la collaborazione dei cittadini. In realtà, fatta eccezione per i casi isolati di Francavilla Marittima dove si sono registrati 3 casi positivi e purtroppo l’unico decesso di tutto il Comprensorio e quello più grave di Oriolo dove il numero dei casi positivi è salito a 27 ma che risulta decisamente circoscritto a buona parte dell’esecutivo ed a poche famiglie e quindi abbastanza sotto controllo, si può dire che l’Alto Jonio finora l’abbia fatta franca. Anche le ultime informazioni raccontano che è risultato negativo l’esame del tampone eseguito a Trebisacce nei confronti di una operatrice sanitaria, già in quarantena, che presta servizio presso la RSA di Torano, mentre si rimane in attesa degli esami di due tamponi eseguiti a Villapiana nei confronti di una paziente dimessa circa 10 giorni addietro sempre da “Villa Torano” e di un suo congiunto, che risulta essere un dipendente comunale. Provvidenziale, in tutti e due i casi il capillare lavoro di intelligence coordinato dai sindaci Franco Mundo e Paolo Montalti che si stanno confermando autentiche sentinelle delle proprie comunità finora fatte salve dal contagio pur essendo, geograficamente parlando, entrambe crocevia della mobilità di tutto il Comprensorio. In entrambi i casi si tratta di scintille dell’enorme rogo sviluppatosi presso “Villa Torano” assimilabile, in base a quanto sta emergendo nelle ultime ore, una fotocopia miniaturizzata del “Pio Albergo Trivulzio” di Milano rivelatosi nel corso degli anni un autentico coacervo di interessi e di affari tra la politica e la sanità lombarda. A “Villa Torano”, infatti, il numero dei contagi, pur tra conferme e smentite, avrebbe superato le 50 unità. Ma, tornando alle cose di casa nostra, mentre nel caso di Trebisacce le contromisure (quarantena e tampone) sono scattate subito perché l’interessato ha subito avvertito le autorità sanitarie consentendo al Sindaco Mundo di adottare gli opportuni provvedimenti, a Villapiana pare invece che le cose non siano andate proprio così, tanto che c’è stato chi ha contestato il tardivo avvio delle pratiche di messa in quarantena e della richiesta del tampone da parte del Sindaco e delle autorità sanitarie. Questo perché, secondo una nota di chiarimento diffusa dal Comune la paziente, dimessa in tutta fretta da “Villa Torano” appena fiutato il pericolo, sarebbe arrivata a Villapiana circa 10 giorni addietro, ma la comunicazione al Comune sarebbe stata fatta solo martedì 14 aprile. E’ solo in quella data, infatti, che sono scattate tutte le misure di prevenzione del contagio nei confronti dei due soggetti e quindi quarantena e tampone, a cui ha fatto seguito la sanificazione di tutti gli ambienti lavorativi praticati dal dipendente comunale nell’esercizio delle sue mansioni. Ma a chi tocca dunque individuare le circostanze di sospetto contagio? Fino a che punto può arrivare il lavoro di intelligence predisposto dalle autorità comunali con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, la Polizia Municipale e la Protezione Civile se non c’è la collaborazione dei cittadini? In fondo contrarre il contagio non è una colpa e neanche un reato che va occultato, come purtroppo si è verificato in molte “Case per Anziani”, con le conseguenze disastrose che stanno venendo a galla in tutta Italia, e anche in Calabria. «Soltanto nel tardo pomeriggio del 14 aprile – si chiarisce nella nota del Comune di Villapiana – il Sindaco ha avuto notizia dei fatti di cui abbiamo ritenuto doveroso informare la cittadinanza in termini di assoluta verità e trasparenza. A prescindere dalla facile polemica, che in questi casi può appassionare solo alcuni, – si legge ancora nella nota – è del tutto evidente che la responsabilità di comportamenti gravemente superficiali è da imputare solo ed esclusivamente ai diretti interessati. Noi – si legge infine nella nota del Comune a cui è difficile dare torto – stiamo esercitando continui controlli sull’intero territorio comunale grazie al generoso impegno degli uomini della Polizia Municipale, dei Carabinieri e dei Volontari Ausiliari, ma qualsiasi impegno risulta inevitabilmente vanificato se non è accompagnato dalla collaborazione attiva e responsabile dei cittadini».
Pino La Rocca