Rocca Imperiale-30/04/2020 : Ranù non condivide l’ordinanza della Santelli
Rocca Imperiale:30/04/2020
Ranù non condivide l’ordinanza della Santelli
Emergenza Covid19: la priorità alla tutela della salute pubblica. Il primo cittadino ,Giuseppe Ranù,non si adegua alla ordinanza,appena emanata, dal Presidente della Regione Calabria,Iole Santelli e conferma le misure di contenimento. Per Ranù è necessario avviare la fase di ripresa in modo graduale per tutte le attività produttive, perchè è necessario che i cittadini siano effettivamente pronti a convivere con il Coronavirus avendo tutti a disposizione i presidi di sicurezza e di protezione individuale,oltre a voler sentire chiaro il parere dei sanitari luminari e di ricercatori. Grazie al comportamento corretto di tutti i cittadini-afferma Ranù-non contiamo nessun caso Covid19 con i tamponi effettuati, ma dobbiamo continuare su questa strada. ” Con lo scoccare della cosiddetta fase due i dati epidemiologici dovessero stabilizzarsi e i margini di tutela sanitaria dovessero risultare adeguati, saremo pronti ad allentare la morsa delle restrizioni. Per il momento è impossibile! La mia bussola rimane la prudenza,soprattutto in fatto di sanità pubblica”, ha dichiarato Ranù. E, ha aggiunto-Ranù-di tutte le attività produttive e di servizi previste dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri con gli orari di lavoro già adottati nel periodo pre-emergenza”. In tal senso l’amministrazione comunale intera con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile, delle associazioni, della Misericordia, della Polizia Municipale,si sono attivati,già da tempo, per la distribuzione capillare di mascherine e di bonus spesa e pacco alimentare in aiuto delle famiglie bisognose. Però al momento, quindi, nel Comune di Rocca Imperiale, si continua con le restrizioni e si spera a breve di allentare la morsa che per molti sta diventando insopportabile a livello psicologico, seppure nella consapevolezza di continuare a vivere in sicurezza. Per tutti noi il “Restare in casa” si impone,per non vanificare il sacrificio già fatto.
Franco Lofrano