Rocca Imperiale-13/05/2020: Tentato omicidio: prima udienza

Rocca Imperiale, 12.5.2020

di FRANCO MAURELLA

Prima udienza, ieri mattina, presso il Tribunale di Castrovillari, relativa al processo penale che vede imputato Ervin Sulovari, protagonista, il 9 febbraio scorso, di tentato omicidio nei confronti di un cittadino di Rocca Imperiale e del reato di resistenza al pubblico ufficiale. Il Collegio è stato presieduto dalla dottoressa Grimaldi. L’avvocato Giuseppe Ranù, difensore dell’imputato ha avanzato richiesta di rito abbreviato condizionato alla nomina di un perito psichiatrico per valutare se Ervin Sulovari, al momento dei fatti contestatigli, fosse capace di intendere e volere. La prima fase dell’udienza è stata rappresentata dalla costituzione della parte civile e, successivamente,  in camera di consiglio il collegio ha ammesso il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. L’udienza si è conclusa così ed è stata rinviata in attesa del giuramento del consulente che la Procura vorrà nominare. I FATTI. I fatti relativi a questa prima udienza, come detto risalgono a domenica 9 febbraio scorso quando, nella Martina di Rocca Imperiale, il cittadino albanese Ervin Sulovari, di 21 anni, residente a Piacenza ma di fatto domiciliato a Rocca Imperiale, già noto alle forze dell’ordine, all’interno del bar Black & Jack, aggrediva il titolare del locale G.D.M. di 28 anni solo per averlo invitato, quale ultimo cliente, ad affettarsi perché era orario di chiusura per la pausa pranzo. Il ragazzo albanese era rinchiuso nel  bagno del locale già da qualche tempo. L’AGGRESSIONE. Uscito dal bagno il 21enne, senza alcun valido motivo e in maniera del tutto inaspettata, aggrediva con un grosso coltello da cucina il titolare del bar, ferendolo ad un braccio ed alla spalla.  Le grida del ferito attiravano l’attenzione di alcuni passanti presenti davanti al Bar che, entrati tempestivamente nel locale, trovavano il titolare a terra riverso in una pozza di sangue e l’albanese ancora col coltello in mano che tentava di colpirlo nuovamente ma fortunatamente veniva fermato da un suo connazionale e dalla gente accorsa nel bar. La vittima del tentato omicidio, veniva trasportato d’urgenza presso l’ospedale lucano di Policoro (Mt), dove i sanitari del reparto di chirurgia stilano una prognosi di oltre 20 giorni di guarigione.  LA FUGA E L’ARRESTO. Sul posto giungevano i Carabinieri della locale Stazione, con il comandante, luogotenente Antonio Fanelli che raccoglieva testimonianze su quanto accaduto e visionando le immagini di videosorveglianza presenti nella zona, risaliva all’identità dell’aggressore che nel frattempo era fuggito in direzione della stazione ferroviaria di Rocca Imperiale. Avviate le ricerche del fuggitivo, intuitone le intenzioni, il giovane albanese veniva rintracciato e fermato sulla superstrada 106  in località San Nicola di Rocca Imperiale. Perquisito, nella tasca del giaccone i militari dell’Arma rinvenivano un lungo cacciavite a stella, di cui il fermato non sapeva giustificare il possesso. Inoltre sia il giaccone, sia il pantalone che indossava riportavano macchie di sangue ancora fresche. Il coltello usato per il ferimento del barista non veniva trovato, poiché l’albanese affermava di averlo gettato nel fiume vicino a dove era avvenuta l’aggressione. Il giovane, d’intesa con il sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Simona Manera, veniva arrestato  per il reato di tentato omicidio. Da qui, la prima udienza del processo penale iniziato ieri.