Trebisacce-07/02/2012:Dimissioni consiglieri, l’amaro commento del sindaco Bianchi
TREBISACCE Sorpresa, delusione e anche attimi di commozione: questi i sentimenti che hanno connotato la conferenza-stampa (aperta al pubblico) nel corso della quale il sindaco Mariano Bianchi ha commentato, definendolo un vero e proprio tradimento politico, il gesto dei nove consiglieri (5 di Minoranza e 4 di Maggioranza) che, accordandosi tra loro, hanno sottoscritto le loro dimissioni davanti al Notaio e lo hanno sfiduciato, aprendo così la strada al commissariamento del Comune a tre mesi dal voto del 6/7 maggio prossimi. Proprio perché ormai siamo sotto elezioni, nessuno infatti si aspettava un simile colpo di scena che ha messo a soqquadro la politica locale e aperto scenari finora inesplorati per la cittadina jonica. «Potevano venire in consiglio – ha commentato Bianchi rivolto soprattutto ai suoi ex compagni di squadra – che è il luogo ideale per un dibattito civile e democratico e invece sono andati dal Notaio, teleguidati da un vecchio volpone della politica come l’on. Mundo, per stipulare, come se si trattasse di una misera compra-vendita, un contratto scellerato e squallido col quale si illudono di rifarsi una verginità politica in vista della prossima competizione elettorale. Se non è questo il motivo – ha proseguito Bianchi come un fiume in piena ricordando soprattutto i veleni e le contumelie della passata campagna elettorale – è difficile capire come si siano potuti trovare d’accordo fra loro gente che non ha niente in comune e che fino a ieri ha dato vita a forti contrapposizioni politiche e anche personali». Poi Bianchi ha fatto riferimento all’aspetto umano della vicenda ed ai rapporti personali che dovrebbero in ogni caso essere salvaguardati «perchè – ha sottolineato l’architetto Bianchi – in politica le alleanze si fanno e poi si sciolgono ma ci sono rapporti personali che vanno ben oltre la politica e che bisogna sempre cercare di mettere al riparo dai colpi di mano». Poi Bianchi, rivolto ai 5 anni della sua esperienza politica e parlando già da ex sindaco, ha dichiarato: «Non serbo rancori per nessuno, ma rivendico il merito di aver operato sempre con spirito di servizio, senza ambizioni personali, animato soprattutto dal bene viscerale che voglio al mio paese per il quale mi sono speso senza risparmio di energie fisiche e mentali. Non ho perciò nulla da rimproverami e, – ha aggiunto Bianchi con un pizzico di commozione – ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini ed hanno collaborato, dal personale del Comune ai consiglieri di Maggioranza (Mandaglio, Cerchiara, Grillea, Cavallo, Greco, Partepilo), che hanno condiviso con me questo tratto di percorso politico nel quale – ha ammesso Bianchi – si poteva certo fare di più se ci fosse stata più collaborazione. In ogni caso – ha concluso l’ormai ex sindaco – abbiamo fatto più noi in una consiliatura che altri in 25 anni. Triste quindi per essere stato abbandonato dai miei, ma orgoglioso per aver riportato la democrazia a Trebisacce e per aver sdoganato tanti giovani che oggi aspirano legittimamente a farsi strada in politica». Per la cronaca va ricordato che le dimissioni dei nove consiglieri sono già state notificate al signor Prefetto a cui è demandato il compito di adottare i provvedimenti di rito, mentre sul piano più squisitamente politico occorre sottolineare qualche mugugno da parte di alcuni esponenti del PD presenti all’incontro, che hanno trovato da ridire sul comportamento del consigliere La Regina il quale avrebbe assunto la decisione di assecondare l’iniziative degli altri otto, dimettendosi senza dar conto al partito.
Pino La Rocca |
Fonte: Nuova Sibaritide