Trebisacce-02/06/2020: Regino sui vitalizi:”Una legge imbarazzante, grottesca, disonorevole”
Nel bel mezzo di una importante crisi economica finanziaria italiana, in un momento di incertezza globale, ove la sostenibilità sociale viene messa a dura prova, nella seduta tenuta dal Consiglio regionale il 26 maggio scorso, si sottoscrive un atto inqualificabile, una nuova legge che introduce l’ opportunità di maturare il trattamento di fine mandato (vitalizio) pari a 600 euro netti al mese, a favore anche dei consiglieri che abbiano maturato 65 anni di età, quand’ anche non dovessero completare la legislatura o la cui elezione dovesse essere dichiarata nulla. Una legge imbarazzante, grottesca, disonorevole; diversi gli aggettivi, dall’ accezione meramente negativa, usati nel commentare un simile ordinamento, come parimenti riprovevole è il comportamento tenuto in assemblea dai consiglieri. Un provvedimento proposto dal Consigliere Giuseppe Graziano dell’Udc e non chiarito, difatti, all’invito del Presidente di spiegare la norma prima di metterla ai voti, il Consigliere risponde: “la proposta si illustra da sé”. Si vota, quindi, all’unanimità e senza alcun dibattito preventivo, una modifica dell’articolo 7 comma 4 della legge regionale numero 13 del 2019 (norma che cancella i vitalizi e introduce il sistema contributivo) si delibera in silenziosità imperante, in un pseudo e asintomatico momento di ascolto e di riflessione, un predeterminato avvallo normativo, che a giustificata ipotesi, fa prefigurare un consiglio ben informato sul ripristino, o meglio sul restauro dei privilegi che si stava compiendo. L’opposizione posta in deroga di rappresentatività elettorale, mi chiedo, dov’era? L’importanza istituzionale della sua funzione, mi domando, come è stata compiuta? E’ compito dell’opposizione esternare forza propulsiva e rinnovatrice, manifestare senso di responsabilità e riconsegnare dignità politica alla maggioranza che governa; l’ impiego dell’opposizione si sostanzia in esercizio critico e propositivo, in attività di denuncia delle iniziative partigiane, in impegno tendente a migliorare, tramite sollecitazioni anche forti, la attività di palazzo. Il consigliere regionale Callipo, leader dell’opposizione, si difende chiarendo la sua posizione: “ tutti conoscono la mia storia personale e il mio modo di intendere la politica; quello del taglio ai costi della politica è un impegno che ho assunto in campagna elettorale e che intendo portare avanti con determinazione, ho posto la mia firma su una proposta di legge che non comporta maggiori e nuovi oneri a carico del bilancio regionale”. I consiglieri regionali del Pd parlano di una tempesta in un bicchier d’acqua, la Calabria, sostengono si è allineata a quanto stabilito nella Conferenza Stato-Regioni del 3 aprile 2019: modificando un semplice comma. Quel semplice comma, però, riconosce, altresì, ad un consigliere dichiarato a posteriori ineleggibile, la possibilità di continuare a versare i contributi fino alla fine delle consiliatrura di riferimento. Il 3 giugno il Consiglio della Calabria si riunirà nuovamente in seduta straordinaria e con un solo punto all’ordine del giorno: la revoca della misura per il ripristino della «indennità differita»; si sana di fatto e responsabilmente ad una errore di valutazione compiuto dall’Assemblea, ma non si rimedia all’inefficienza dell’opposizione, all’inefficacia di contravvenire ad iniziative anti-democratiche e all’insolvenza di prospettare, di delineare nuove strategie di rilancio dell’economia regionale a favore e nell’interesse esclusivo della collettività. Il Segretario del Circolo di Trebisacce
Prof. Giampiero Regino