Rocca Imperiale: 25/07/2024 Giornata della Prevenzione Globale dell’ Annegamento Si è svolta,stamattina, la giornata della Prevenzione Globale dell’Annegamento, nell’ambito dell’iniziativa “Al mare in sicurezza”, della FEE, nel tratto di spiaggia inclusiva,sul lungomare. Iniziativa utile per informazioni sulla prevenzione e voluta dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Ranù in collaborazione con la FEE Bandiera Blu. Considerata l’interessata partecipazione di numerosi cittadini…
TREBISACCE Secondo gli ultimi dati ufficiali la circolazione del Covid in Italia è in costante e progressivo aumento e rischia di fare danni gravi alla salute, soprattutto delle persone più anziane e più fragili. La crescita delle infezioni, secondo quanto riferiscono gli esperti, sarebbe del 20% in più ogni settimana. Eppure il Ministero della Salute, che dovrebbe monitorare la situazione…
VILLAPIANA “Non perdiamo l’ultimo treno! Avere uno snodo ferroviario di Alta Velocità in grado di collegare l’intera area jonica cosentina e gran parte di quella crotonese con il sistema Paese, è un’opportunità che non può e non deve essere persa”. Lo scrive Nicola Mastrota, già candidato della Lista “Paolo Montalti Sindaco”, che ha invitato il Sindaco di Villapiana Vincenzo Ventimiglia…
Rocca Imperiale- 29/06/2020: Ranù: La Calabria ha bisogno di una forza che abbia la prospettiva di governare
Giuseppe Ranù
Rocca Imperiale: 29/06/2020
Ranù: La Calabria ha bisogno di una forza che abbia la prospettiva di governare
Sono ormai ufficiali le dimissioni di Pippo Callipo da consigliere regionale. L’ex candidato a presidente della Regione ha asserito:”Regole calpestate e non posso accettarlo” e ancora:” «Non ci sono le condizioni per portare avanti concretamente l’importante mandato che un considerevole numero di calabresi mi ha conferito». Il sindaco Giuseppe Ranù, già al suo secondo mandato, in tempi non sospetti, si tratta del novembre/dicembre 2019, annunciava, motivandolo il suo cattivo presagio sull’esito del risultato elettorale che penalizzava le scelte del Pd e lanciava ,tramite carta stampata, l’allarme per contestare la scelta di Pippo Callipo alla Regione. Ieri Ranù in una nota ha scritto che:” Le dimissioni di CALLIPO mi portano indietro a questo articolo, allorquando evidenziavo due aspetti: la “resistenza” ad oltranza, ingiustificata, e la “liquidazione” frettolosa di una esperienza. Troppi errori che stiamo pagando a caro prezzo. La Calabria ha bisogno di una forza che abbia la prospettiva di governare. Non avremmo dovuto mai affidare ad altri l’ ambizione di cambiare la nostra terra ed invece è stato fatto senza preoccuparsi dei tanti bisogni in campo, tutto per mero calcolo. Il PD in Calabria è un partito chiuso da anni che non respira, non vive ma vegeta. La Calabria oggi più che mai ha bisogno di uomini coraggiosi capaci di esprimere le proprie idee senza rifugiarsi nel bieco tentativo di difendere privilegi. “Troppi arrivisti e pochi partigiani”. Il PD ritorni ad essere più umano, solidale, inclusivo, partigiano e soprattutto faccia esprimere le forze migliori”. Rimane ancora critico il primo cittadino Ranù e vale ricordare al lettore di quando affermava, nell’articolo citato, che :”La scelta di Callipo, politico, alla guida della coalizione a trazione del Partito Democratico non è esaltante e ci riporta a vecchie liturgie consumate tra pochi intimi”. Ranù partecipò con grande entusiasmo in quella competizione elettorale. Oliverio, allora, ricorda Ranù, non era gradito al partito nazionale, ma alla fine anche Renzi, dovette aprire alle primarie. Ranù avrebbe gradito che Oliverio avesse guidato il rinnovamento avanzando una proposta rivoluzionaria: tutti fuori per un ricambio generazionale vero. Questo coraggio è mancato e non si è assistito all’operazione di rinnovamento, ma di palazzo e cioè ad una sostituzione di dirigenti ma dove di Calabria non c’era nulla. Ciò che indignava Ranù allora e lo indigna ancora è che il Pd ha un patrimonio di sindaci, di amministratori, di uomini e donne impegnati nella società civile e allora perché non loro, eventualmente? La scelta del candidato imposta dall’alto penalizza i territori. E comunque la scelta del candidato avrebbe dovuto ricadere su di uomo del Pd. La sconfitta prevista da Ranù si è verificata e oggi si continuano a pagare errori commessi.
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