Francavilla Marittima-05/07/2020:Sgretolata dal Tribunale del riesame la maxi operazione “Demetra”
Sgretolata dal Tribunale del riesame la maxi operazione “Demetra”
Si sono celebrate a Catanzaro le diverse udienze della maxi operazione “Demetra” istituita dalla Procura di Castrovillari nella persona del Sostituto Flavio Serracchiani, il quale ha richiesto sulla scorta di circa tre anni di indagini coordinate dalla Guardia di Finanza di Montegiordano pesanti misure cautelari a carico di numerosi imprenditori ed aziende agricole esercenti tra la Calabria e la Basilicata nonché contro diversi stranieri, che collaborando ad un’imponente associazione per delinquere avrebbero esercitato nel tempo un gravoso caporalato in danno di numerosi lavoratori impiegati nella produzione agricola. Così come risulterebbe dalle intercettazioni telefoniche, lo sfruttamento si sarebbe spinto al punto da trattare gli stessi come “scimmie”. Il Gip di Castrovillari, il dott. Luca Colitta, ha convalidato il costrutto accusatorio confermando le numerose misure cautelari contro le quali diversi difensori degli indagati hanno proposto istanza di riesame, sia presso il Tribunale delle misure reali a Cosenza sia presso il Tribunale delle misure personali a Catanzaro: tra questi gli avv.ti Giovanni, Ettore ed Aldo Zagarese, Giovanni Virelli, Giovanni Bruno, Giovanni Brandi Cordasco Salmena del Foro di Castrovillari, Gianni Di Pierri del Foro di Matera ed altri ancora. Le prime sentenze favorevoli alle richieste dei difensori sono state già accolte da un primo Collegio giudicante verso la fine di giugno. Il 2 luglio 2020, con motivazione depositata il 3 luglio, sono state accolte le istanze degli avv.ti Giovanni ed Aldo Zagarese, Giovanni Brandi Cordasco Salmena, Giovanni Virelli e Giovanni Bruno, per i cui clienti un attento Collegio ha rivisto del tutto le posizioni della Procura per come erano state convalidate dal Gip. È amaro constatare come un’ennesima maxi operazione di polizia, che ha impiegato mezzi ed energie cospicui nel corso di più anni, incidendo pesantemente sulla libertà degli attenzionati mediante la barbarie della custodia cautelare, abbia cominciato a sgretolarsi già dinanzi al primo vaglio del riesame. A questo punto non resta che aspettare gli esiti nel merito.