Calabria-08/07/2020: Regione Calabria, rifiuti: l’emergenza s’è acuita e la scadenza del 5 Luglio viene ignorata.
Regione Calabria, rifiuti: l’emergenza s’è acuita e la scadenza del 5 Luglio viene ignorata.
L’assenza di programmazione resta una delle caratteristiche più preoccupanti di questo sconclusionato consiglio regionale. Nel marasma delle vicende di palazzo, a farne le spese, sono i territori messi in secondo piano rispetto al gran da fare di nomine e sostituzioni che rubano la scena ai bisogni dei calabresi. E, nello specifico, il caso relativo all’emergenza rifiuti è emblematico! Per l’ennesima volta si ricorre all’espediente dell’emergenza per continuare nella fallimentare gestione dello smaltimento rifiuti in Calabria, la cui soluzione rimane sempre quella di autorizzare l’ampliamento dei volumi delle discariche anziché adottare un piano di smaltimento in linea con la direttiva n. 2018/851 che ha modificato la direttiva 2008/98 che prevede degli obiettivi minimi di riciclaggio e l’introduzione di economia circolare volta alla riduzione nella produzione dei rifiuti ed alla re immissione della componente riciclata nei circoli produttivi. Non si può pensare di andare avanti tra proroghe ed ordinanze di circostanza, o peggio, con disposizioni momentanee che prevedono lo smaltimento in altre regioni con costi che graveranno sui Comuni, dunque, come sempre, sui cittadini. Bisogna redigere il piano programmatico che l’Europa ha richiesto da qualche anno ed il cui termine è scaduto il 5 luglio. A tal proposito, bisogna chiedere alla Regione Calabria di ottemperare alla normativa europea, nello specifico alla direttiva 2018/851. Ed è proprio a seguito di interrogazioni europarlamentari da parte del MoVimento 5 Stelle che, la Commissione Europea, in una risposta scritta, ricorda alla Regione Calabria che DEVE aggiornare il piano rifiuti entro il 5 Luglio 2020, pena l’apertura di una procedura di infrazione che porterà quasi certamente ad un’inevitabile sanzione ai danni del nostro paese e della nostra regione. Una sollecitazione da intendere come spunto per determinare un decisivo cambio di rotta ma, dalla regione, nessun seguito. Ciò che serve, adesso, è la reale volontà di adottare scelte risolutive per uscire dallo stato di emergenza perenne. L’ordinanza n.45 del 20/05 u.s. è anacronistica, fa leva sulle discariche che, ormai, rappresentano il simbolo del fallimento di un’epoca in cui il rifiuto era concepito esclusivamente come scarto, ma tale concezione è mutata nel tempo, il paradigma è stato invertito: il rifiuto, giorno d’oggi, è una RISORSA che può trovare nova forma, nuova vita, dunque, non più un peso ma un’opportunità. La vera priorità dev’essere innanzitutto una raccolta differenziata puntuale e certosina, controllando che venga rispettata, premiando i cittadini virtuosi, puntando alla strategia “Zero Waste”. Come più volte sottolineato dal MoVimento 5 Stelle che ha teso la mano alla governatrice Santelli affinché si possa arrivare ad attuare interventi risolutivi, al di là delle divisioni politiche. Purtroppo tale disponibilità è stata totalmente ignorata dalla Governatrice. “Rifiuti Zero” è l’obiettivo! “Economia Circolare” è il metodo! Progettando impianti di prossimità – per ATO di dimensioni ridotte- rendendo efficienti le isole ecologiche e dotando i comuni di apposite eco-station per sensibilizzare la coscienza collettiva alle buone pratiche “green” del riuso, riciclo, rispetto dell’ambiente, premiando i cittadini virtuosi, creando così un sistema di merito nonché di risparmio, in tal senso ci sono esempi utilissimi e ben riusciti in tutta Italia da cui prendere spunto, cosiddette “buone pratiche” oggetto di studio da parte del Tavolo di Lavoro “Ambiente” del Gruppo “FattiVi 5 Stelle Calabria”. Uscire dall’emergenza, inoltre, costituisce un atto di Legalità! Stravolgere le vecchie logiche per favorire sistemi maggiormente controllati finirebbe per ostacolare l’azione deleteria delle ecomafie implicate, sovente, nel traffico dei rifiuti, nella loro raccolta, negli sversamenti illeciti, in breve, in tutto ciò che, per loro, è fonte di speculazione, dunque, di profitto spesso illecito e dannoso per i cittadini. Come testimoniato dalle innumerevoli inchieste che, negli anni, ci hanno fornito un quadro chiaro e preoccupante di un sistema che abbiamo il dovere di contrastare con forza. Insomma, a chi governa la regione si chiede lungimiranza ed impegno. Ed all’opposizione si chiede di fare il loro dovere e di non restare inerti di fronte alle numerose ingiustizie perpetrate ai danni dei cittadini. Si chiede che, tra indagati, dimissionari, dirigenti super-stipendiati, autisti strapagati ed altre amenità, si trovi giusto il tempo di adempiere al loro dovere: iniziare ad amministrare con serietà, o quantomeno provarci, questa nostra martoriata regione. Dall’insediamento ad oggi una sola forza sta facendo opposizione: Il Movimento 5 Stelle, che purtroppo per un sistema elettorale incostituzionale lascia fuori una compagine che ha superato il 7% dei consensi ovvero quasi 70.000 calabresi che non hanno alcuna rappresentanza in Consiglio Regionale.
Giuseppe D’Ippolito (Deputato m5s)
Laura Ferrara (Europarlamentare m5s)
Paolo Parentela (Deputato m5s)
Valentina Pastena (Attivista e coordinatrice Tavolo di lavoro: Ambiente, gruppo “FattiVi” 5 Stelle Calabria)