Trebisacce-20/08/2020: L’intera comunità saluta Mariano Bianchi

Mariano Bianchi

TREBISACCE

di Rocco Gentile

Lacrime e sudore, ma anche un pizzico di polemica e rammarico. Infatti, per l’ennesima volta, l’ambulanza, l’unica autolettiga del 118, disponibile alla postazione Pet dell’Ospedale “Guido Chidichimo” non era presente per soccorrere l’ex sindaco Mariano Bianchi. E quando l’amata moglie Mariella, vedendo il marito riverso sul letto a testa in giù, tra la disperazione, ha lanciato l’allarme alla centrale operativa di Cosenza, pur trattandosi del classico codice rosso, cioè con il paziente in imminente rischio di vita, si è sentita rispondere che il mezzo di trasporto era impegnato per un trasferimento al nosocomio “Ferrari” di Castrovillari, e che sarebbe arrivato dalla postazione estiva di Roseto Capo Spulico, la Misericordia, con un ambulanza senza medico a bordo. Infatti i volontari sono giunti a casa dello sfortunato dirigente del Ministero dei Beni culturali ed ambientali e pur facendo, con professionalità, ogni tentativo possibile per rianimarlo, non ci sono riusciti. Quando è arrivato il 118 di ritorno dalla Città del Pollino, seppur a sirene spiegate e lampeggiante blu acceso, l’architetto era già spirato. Questa non è sanità. Lasciare un territorio composto da 17 comuni divisi tra mare e monti, con una popolazione residente di oltre 60mila unità che d’estate si triplica con l’incremento turistico, con una sola ambulanza, con soli quattro medici costretti a turni disarmanti e a rimandare ferie e quant’altro, senza un Ospedale e un Ps attrezzato con cardiologi ed anestesisti è vergognoso e non fa onore ad uno Stato democratico come l’Italia, dove il diritto alla salute e di potersi curare è sancito dalla Costituzione. Ma tant’è, da queste parti anche le leggi vengono “negate” talvolta dallo stesso Stato. Così non va. Intanto ieri il paese ha dato l’ultimo saluto a Mariano. Nel piazzale antistante la Chiesa dedicata a San Vincenzo Ferrer c’erano almeno tremila persone in lacrime che si sono strette attorno all’adorata moglie Mariella, ai figli Amedeo ed Eugenio, ed ai familiari tutti. Presenti diversi sindaci; tra cui il primo cittadino trebisaccese Franco Mundo. Diversi anche i Gonfaloni comunali. Serrande e negozi chiusi per tutto l’arco dello svolgimento delle sacre funzioni, officiate da don Michele Munno. Il Vescovo della Diocesi di Cassano Francesco Savino ha voluto esprimere forti sentimenti di vicinanza alla famiglia. “La Diocesi di Cassano all’Jonio, appresa la notizia della morte improvvisa dell’architetto Mariano Bianchi, partecipa al dolore della famiglia e di quanti lo hanno stimato e voluto bene.Fa memoria della sua concreta e responsabile disponibilità con l’Ufficio Tecnico e dei Beni Culturali, specialmente per il restauro delle chiese della Diocesi. In preghiera, la chiesa locale ringrazia il Signore per il dono della sua persona e lo affida alla Misericordia di Dio”, ha detto don Ciccio. Il lungomare andrà intitolato a Mariano Bianchi. Lo chiedono a gran voce alcuni cittadini che hanno composto un comitato spontaneo, per chiedere all’Amministrazione comunale di dare il nome del compianto ex sindaco al litorale cittadino sette volte Bandiera blu. In consiglio comunale gli subentrerà Davide Cavallo primo dei non eletti nella lista “Trebisacce Libera”, capeggiata dal povero Mariano.