Corigliano Rossano-01/08/2020: Corigliano Rossano si veste a lutto, per la perdita di una nobil donna, Teresa Biondino.
1 Agosto 2020
Rocco Gentile
CORIGLIANO ROSSANO
Corigliano Rossano si veste a lutto, per la perdita di una nobil donna, Teresa Biondino. Fine luglio di dolore, per la comunità ausonica, che ha dovuto registrare, la dipartita di una donna, che con la sua garbatezza e con il sorriso stampato sempre sul volto, confortata dalla fede, ha fatto, con la sua famiglia, la storia della città, con un’Azienda, la Ditta Palummo, che da anni garantisce trasporti in tutt’Europa, avvicinando le distanze, tra il nostro martoriato Sud ed il resto d’Italia, e garantendo occupazione e posti di lavoro a tante persone, che grazie a loro, hanno potuto metter su famiglia, senza dover subire il dramma dell’emigrazione. Il buon Dio, al quale era molto legata, ha chiamato a sè, un’infaticabile lavoratrice, una mamma premurosa, una nonna buona e laboriosa, una donna d’altri tempi, che con la sua immensa bontà e con animo buono, ha cresciuto otto figli, con amore e grande senso di responsabilità e dedizione, verso la famiglia, che per lei era il suo unico e grande amore. Verosimilmente un malore improvviso, mentre era nella casa di cura che l’accoglieva, e dove quotidianamente veniva accudita dai figli, che con le loro visite e le attenzioni, che solo ad una mamma si possono riservare, mai le hanno fatto mancare la propria vicinanza ed il proprio affetto. Nonna Teresa, e chi scrive lo può testimoniare personalmente, quando andavi a trovarla, ti accoglieva con il cuore, con quegli occhi grandi e splendenti, ti dava il benvenuto, e dopo una chiacchierata, seppur a distanza,
in tempi di lookdown, seduta su una sedie a rotelle nel balconcino dell’Rsa,ti salutava con affetto, ringraziandoti, magari con in mano una banana, uno dei frutti che ella più amava, e se era il caso, ne gustava anche due di fila scherzando con la nipote Stella, mangiando un biscotto o bevendo una bibita che amorevolmente le figlie le portavano, per aver trascorso qualche minuto insieme a lei. Teresa Biondino era così, affettuosa, premurosa, disponibile, saggia. Una donna che lo scrivente, ha avuto il piacere e l’onore di conoscere, e che sarà difficile, anzi impossibile da dimenticare. Perché anche a me, che amo gli anziani, a prima vista, ha riservato parole di grande ammirazione, che terrò per sempre custodite nel profondo del cuore, come un ricordo indelebile che nessuno, potrà mai cancellare. Era un libro vivente nonna Teresa, la mamma che tutti vorrebbero avere, custode fedele dei bei tempi andati, della storia del dopoguerra, fatta di sacrifici e sudori, per poter sbarcare il lunario e andare avanti, talvolta anche da sola, con le sue braccia, per poter educare i figli e portare avanti la famiglia. Tra gli altri attestati di stima, è stato sicuramente commuovente il ricordo sui social dell’adorata nipote Stella Algieri, che con la nonna, ha perso una seconda mamma, che l’ha cresciuta e amata. Era un pilastro della famiglia, nonna Teresa, che insieme a mamma Maria, chiusa nel suo cupo e atroce dolore, con la garbatezza e signorilità che la contraddistingue, da vera signora qual’è, l’hanno educata, formata, cresciuta, e reso la professionista ed imprenditrice stimata che è oggi, e che, insieme agli altri nipoti, era vanto per la sfortunata congiunta. Toccante come dicevamo, la sua testimonianza. Stella, con le lacrime agli occhi e il cuore addolorato, ha voluto così ricordare il suo angelo salito in Cielo. “Nonna, con le rughe, le occhiaie, con la dentiera o senza, ti preferivo sempre. Quante volte ti sentivi, quasi in imbarazzo, a farti vedere scomposta.
Ma tu non lo eri.
Sei stata una donna straordinaria, che amavi noi più di te stessa. Non facevi altro che chiedermi come stessi, se fossi pronta con i preparativi del matrimonio. E poi sopra le righe, mi facevi la risata, per dirmi che ci saresti stata, in un modo o nell’altro.
Voglio ringraziarti, per non avermi fatto sentire mai sbagliata, ma unica. Ti amo all’infinito nonnina mia”. Parole che toccano anche i cuori meno sensibili, e testimoniano, il forte e inseparabile attaccamento, tra nonna e nipote. Sentimenti quelli esternati dalla dottoressa Algieri, che rispecchiano l’animo nobile di una donna elegante, e di una famiglia, che oggi piange un genitore, una suocera, una signora con la “S” maiuscola, che da poche ore, gode della gioia del Paradiso, attorniata dagli Angeli e dai Santi, e vivrà in eterno, della Luce di Cristo, che l’ha accolta nel Suo Regno, come figlia prediletta e come d’altronde, meritava. La figlia Isabella, anch’essa “stordita” da siffatto dramma, consolata dai figli Alessia e Giovanni, e dall’adorato marito Pino Forace, ha così ricordato l’amata madre. “Mia cara mamma, per cercarti da stasera dovrò guardare il Cielo, cercherò una stella, quella più luminosa, e cercherò un volto che sicuramente mi sorriderà, ti manderò tutti i baci e gli abbracci, che per forza di cose, non ho potuto darti in questi mesi, e nonostante non possa più abbracciarti. Ti tengo stretta nel mio cuore, nella mia mente e nei miei sogni, per avermi amata, cresciuta e trasmesso dei valori. Ti ringrazio, da oggi, so che Dio, ti ha nelle Sue braccia, ed io nel mio cuore”. Frasi forti, che non lasciano spazio ad altre parole. La salma, partita da Piazza Stazione, dove nonna Teresa viveva, ha raggiunto la chiesa Santissima Immacolata dello Scalo, dove ad accoglierla c’era, nel rigoriso rispetto delle rigidi e severi leggi anti Covid-19, una marea di gente, che il tempio sacro non è riuscita a contenere, e che è stata costretta a rimanere a debita distanza, anche sul sagrato, ma che non è voluta mancare, nonostante il gran caldo, all’ultimo saluto a nonna Teresa, emblema insostituibile di una città, che oggi la piange. Le esequie, sono state officiate da don Maurizio Biondino, parente della scomparsa, che con una pregevole omelia, ha “raccontato” le grandi virtù di questa indimenticabile donna, affidandola alla misericordia divina. In lacrime la nipote Stella, dinanzi alla bara coperta di fiori, ha voluto leggere, dal pulpito, con voce tremante, anche una lettura con la Parola di Dio. Nei primi banchi, tutti i figli, le figlie ed i nipoti, tra cui Maria, stremata da un dolore troppo forte e pungente, e sorretta dall’ amato consorte Giovanni, titolare dell’ Edil Safe, azienda leader nel settore edile, con sede in contrada Apollinara, e stimato ed apprezzato imprenditore, e
dall’adorabile figlio Antonio. Accanto a loro, l’altra figlia Giorgetta, con il fido marito Peppino, anch’essi addolorati da cotando dolore. Dinanzi al feretto; gli altri figli Rosellina, Francesca, Bombina, Antonella, Isabella, Michele e Natalino, tutti sconvolti, addolorati e visibilmente affranti, per aver perduto, una guida certa e sicura della loro vita. E all’uscita della bara, anche il Cielo, nonostante i 37 gradi, ha iniziato a piangere, con una pioggia battente, come se fosse stata una benedizione divina, voluta direttamente dal Signore, che si è posata sul feretro, ed ha salutato nonna Teresa, segnando il suo passaggio a miglior vita. Dove ritroverà il marito Antonio, e dove continuerà a vivere serenamente in eterno. Addio nonna Teresa, e grazie per il messaggio e per gli insegnamenti che hai lasciato in eredità, ai tuoi cari, e che custodiranno gelosamente nel loro profondo del cuore. Da ieri, alzando gli occhi al Cielo, brillerà una nuova stella, che guiderà i suoi congiunti per il resto della loro vita. Pur non trovando parole di conforto, considerando il dolore troppo estenuante per tutta la famiglia, e consapevole che ogni frase o sillaba, sarebbe alquanto inutile, voglio ricordare una celebre frase del grande sant’Agostino, che parlando dei propri cari volati in Cielo, affermava: “È andata via dalla vita, ma non dalla nostra. Come possiamo considerare morta, Colei che è così viva nei nostri cuori?”. Nonna Teresa vivrà sempre, perché sarà dall’aldilà, l’Angelo custode della famiglia e degli amici, che oggi la piangono in religioso rispetto.