ALESSANDRIA DEL CARRETTO-02/09/2020: Il caratteristico “Borgo Autentico”si fa sempre più bello e accogliente
ALESSANDRIA DEL CARRETTO Il caratteristico “Borgo Autentico”, parte integrante del Parco Nazionale del Pollino, si fa sempre più bello e accogliente per elevare la qualità della vita, per ridurre il più possibile il triste fenomeno dello spopolamento che caratterizza tutti i centri montani delle aree interne e per attirare una sempre maggiore presenza di turisti. Oltre ad una serie di interventi messi in atto dagli amministratori locali, sono terminati da poco i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione di “Piazza San Vincenzo” (nella foto), nel cuore dell’antico borgo, nella quale, secondo quanto riferisce il giovane Sindaco Domenico Vuodo, sono state rimosse le vecchie e malferme ringhiere in ferro, di colore verde, che sono state sostituite con artistici pilastrini in pietra e con nuove ringhiere cromate, realizzate in ferro battuto. «Questo nuovo arredo urbano, insieme alle panchine collocate ai margini della piazza e all’ombra del verde pubblico, – ha dichiarato soddisfatto il primo cittadino – renderà ancora più gradevole la sosta in Piazza San Vincenzo dalla quale lo sguardo può spaziare sul nostro Monte Sparviere e sui contrafforti del Parco Nazionale del Pollino. Come è noto, Alessandria del Carretto, molto noto anche per il caratteristico Carnevale legato alle sue tradizionali maschere popolari e per la rinomata Festa della Pita, sul versante jonico è la porta d’accesso naturale al Parco Nazionale del Pollino ed è il borgo più alto del Parco (1.000 metri sul l/m), dal quale si può ammirare un suggestivo panorama che spazia dal monte Pollino al Golfo di Taranto. Palazzi antichi, caratterizzati da facciate “in pietra a vista” colorano le vie del Centro Storico in cui ancora oggi è facile trovare qualche artigiano che si dedica alla lavorazione del legno e del ferro battuto. Il caratteristico borgo antico, annoverato di diritto nell’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia, insieme all’Orto Botanico e al Museo del Lupo, che dominano la parte alta del paese, si prestano a piacevoli passeggiate, condite dai profumi della cucina tipica che inebriano i vicoli regalando emozioni uniche. Una serie di artistici Murales, realizzati durante il Festival “Radicazioni”, arricchiscono le strade acciottolate del centro storico. Uscendo poi da Centro Storico, si può raggiungere il mitico Monte Sparviere e ci si può immergere tra le bellezze di una natura ancora “vergine” sostando nelle aree attrezzate per il pic-nic e ritagliandosi un momento di relax presso il piccolo Laghetto Artificiale di Piano Pichino. Tutte piacevolezze, queste, che tengono saldi i rapporti degli alessandrini emigrati o trasferitisi in pianura che ogni anno nel mese di agosto si ritrovano in paese e che non sono sfuggite a tanti turisti che d’estate abbandonano le calure del litorale per fare un tuffo nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Pollino.
Pino La Rocca