Cassano All’Ionio-13/09/2012: Gallo: «Nulla da rimproverarmi: lineare e corretta la mia azione amministrativa. Sulle ferriti Papasso si tradisce: evidentemente, ci sono accordi già presi in barba alla città».
COMUNICATO STAMPA
Gallo: «Nulla da rimproverarmi: lineare e corretta la mia azione amministrativa. Sulle ferriti Papasso si tradisce: evidentemente, ci sono accordi già presi in barba alla città».
«Sulle ferriti non temo confronti: se la mia amministrazione non avesse sfidato il ministero dell’ambiente, l’Eni e persino la Corte dei Conti, la bonifica non sarebbe mai partita. Piuttosto, il nervosismo con cui si risponde alle civili proposte del centrodestra restituiscono una terribile sensazione, e cioè che la partita del risarcimento stia per essere chiusa con accordi già presi, in barba ai legittimi interessi della città».
È quel che afferma il consigliere regionale Gianluca Gallo, già sindaco di Cassano dal 2004 al 2012, in relazione alle affermazioni con cui l’attuale primo cittadino, Gianni Papasso, ha respinto l’ipotesi di affidare ad una perizia tecnica il compito di valutare l’esatto ammontare dei danni causati dalla presenza di ferriti di zinco sul territorio cassanese, in vista di un’eventuale intesa risarcitoria con l’Eni. «Credo che Papasso sbagli di grosso – spiega Gallo – quando afferma che a seguito d’una recente sentenza del Tribunale di Milano non sarebbe possibile, per il Comune, chiedere eventualmente per via giudiziale il risarcimento del danno. E ciò non solo perché un’unica sentenza, per di più di un Tribunale di primo grado, non è legge né fa giurisprudenza, ma perché trascura dati fondamentali, che di certo possono essere utili in sede di trattativa». Seguono precisazioni: «Il sindaco dimentica che la Procura di Castrovillari ha avviato un’inchiesta per ritardata bonifica: in un ipotetico processo, peraltro secondo un impegno già preso dalla mia amministrazione, il Comune potrebbe costituirsi parte civile ed ottenere un risarcimento che non sarebbe precluso dalle previsioni del decreto Salva Eni». Prosegue l’ex sindaco: «Inoltre, a proposito del decreto salva Eni, vorrei sottolineare che esso si applica solo se e quando tra il ministero dell’ambiente e le società interessate siano state sottoscritte transazioni globali, e non mi risulta che ve ne siano». Aggiunge Gallo: «Per questo già da sindaco avevo sollecitato con atti formali l’espletamento di una perizia tecnica in grado di dimostrare in maniera inoppugnabile l’entità del danno ambientale subito dal nostro territorio, onde evitare una determinazione dello stesso in via equitativa. È quel che chiedo anche all’Eni, sia per evitare che la trattativa venga soffocata dalle medesime polemiche insorte nella vicina Cerchiara, dove l’accordo siglato è finito addirittura al vaglio della Corte dei Conti, sia per non tradire il desiderio di verità e di giustizia dei nostri concittadini».
Conclude Gallo: «Negli anni scorsi, molte associazioni e diverse forze politiche, alcune delle quali come Sel sono oggi al governo della città, hanno fatto da pungolo per tenere accesi i riflettori sulla questione ed evitare soluzioni poco chiare. Mi auguro che con loro, come col resto dell’intero centrosinistra e della società civile, sia possibile costruire percorsi comuni ed unitari per consentire alla nostra città di veder soddisfatti integralmente, almeno sul piano risarcitorio, i propri diritti».
Reggio Calabria, 13 settembre 2012
Segreteria politica
Consigliere Regionale Gianluca Gallo
Info: 327 7131636