Rocca Imperiale- 05/11/2020: Covid 19: zona rossa / Ranù: Da domani prescrizioni stringenti

Giuseppe Ranù

 

 

 

 

 

 

Rocca Imperiale: 05/11/2020

Covid 19: zona rossa

Ranù: Da domani prescrizioni stringenti

“Questa mattina ho disposto, su indicazione dell’ ASP, la revoca della “quarantena” nei confronti di un contagiato COVID dopo l’ esito negativo di ulteriore tampone. I contagi diminuiscono. Nelle ore precedenti ho disposto cautelativamente la chiusura della scuola per garantire la massima sicurezza dei ragazzi. Superfluo ricordarVi che la Calabria è stata individuata tra le Zone Rosse con prescrizioni stringenti a decorrere da domani. Resto fiducioso ma occorre la collaborazione di tutti. Assumendo comportamenti idonei vinceremo il virus”, è questo il messaggio inviato dal primo cittadino Giuseppe Ranù alla comunità rocchese. Rocca Imperiale, quindi, è in zona rossa, come previsto e deciso dal Dpcm per l’intera Regione Calabria. Purtroppo in zona rossa si è  in lockdown, ma per noi non certamente per il numero dei contagi, ma piuttosto per una sanità che riesce a stento a rispettare i livelli minimi di assistenza. Inoltre, pare, che sia in arrivo un nuovo super commissariamento. Da Reggio Calabria a Cosenza, è allarme. Cinque giorni fa, il Policlinico Universitario Mater Domini e l’ospedale Pugliese Ciaccio, entrambi di Catanzaro, hanno dovuto alzare bandiera bianca e dichiarare il “tutto esaurito” nei reparti di malattie infettive, incluso quello appena aperto. Lo stesso è successo due giorni fa con la Terapia Intensiva Covid al Mater Domini. Il 25 ottobre, stessa situazione critica si registrava a Cosenza, dove 33 ricoveri hanno quasi saturato il reparto. Purtroppo la Calabria non solo si è fatta trovare del tutto impreparata alla seconda ondata della pandemia, ma già da una settimana non riesce a garantire neanche l’ordinaria attività negli ospedali pubblici. Con ordinanza firmata di suo pugno, il Presidente f.f. Spirlì ha sospeso le attività ambulatoriali, le visite e operazioni chirurgiche ordinarie e non urgenti. Ecco perché insieme al  lockdown e a restrizioni severe, per la Calabria arriverà un nuovo super-commissariamento della sanità regionale, che di fatto esautora o rende marginale il ruolo della Regione. Obiettivo, ripianare il gigantesco debito accumulato anche a causa del continuo ricorso al privato convenzionato e alla necessità di sovvenzionare una gigantesca mobilità sanitaria, ma soprattutto mettere in atto il piano Covid e rafforzare una struttura sanitaria a stento in grado di rispettare i Lea – livelli minimi di assistenza – anche prima della pandemia.  Per la zona rossa, il premier Conte,ha limitato gli spostamenti: è vietato di fatto qualsiasi spostamento anche all’interno dei Comuni, salvo le comprovate esigenze per motivi di lavoro, salute e urgenza che vanno motivati con l’autocertificazione (il modello si può scaricare dal sito della Regione Calabria). Consentito invece il rientro alla propria abitazione e il trasporto dei figli alle scuole con didattica in presenza. Per i negozi e locali rimangono aperti solo alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Aperti anche i parrucchieri. Chiusi bar e ristoranti, sono possibili le consegne a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto. Per la scuola è prevista la didattica a distanza per tutti tranne servizi per l’infanzia, primarie e il primo anno di medie. Possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori. Per lo Sport e attività motoria l’unica attività possibile è quella all’aperto individuale rispettando la distanza di almeno un metro, vicino all’abitazione. Nonostante le restrizioni imposte dal Dpcm, riusciremo a vincere la sfida, ma adottando comportamenti responsabili.

Franco Lofrano