Alto Jonio-10/11/2020: I medici cattolici strigliano la classe politica
ALTO JONIO Dopo la decisa e puntuale presa di posizione del Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio Mons. Francesco Savino in qualità di Delegato ai Servizi della Salute della Conferenza Episcopale Calabrese anche l’Associazione dei Medici Cattolici della Diocesi di Cassano Jonio ha fatto sentire la propria voce per denunciare le gravi criticità del sistema sanitario regionale assolutamente impreparato a fronteggiare la grave pandemia in atto. Oltre alle gravi lacune accumulatesi negli anni nella sanità calabrese che hanno costretto i calabresi ai famigerati viaggi della salute, secondo la nota-stampa diffusa dal Presidente dell’Associazione dr. Vincenzo Stivala, i Medici Cattolici «oggi esprimono dispiacere ed imbarazzo di fronte all’aspro e deludente dibattito finito sui media nazionali in questi giorni, che ha fatto seguito alle dimissioni del Commissario per la sanità calabrese Saverio Cotticelli e alla nomina del suo successore Giuseppe Zuccatelli. Oggi – osservano i Medici cattolici – i casi positivi anche in Calabria sono una realtà tangibile, dentro la quale emergono sempre più invadenti i pazienti che necessitano di cure ospedaliere. I focolai sono infatti in forte aumento e il sistema sanitario regionale e provinciale che cosa ha fatto? Niente! Solo promesse! Eppure – continuano i Medici Cattolici – si sta mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini calabresi che non si sentono e non vengono tutelati in quello che è un diritto sancito dalla Costituzione. Succede così che i pazienti vengono lasciati sempre più soli e si trovano in difficoltà nell’affrontare cure mediche e sanitarie». Gravi e ben precise, secondo l’Associazione, le responsabilità sulla mancata organizzazione della rete sanitaria in Calabria che da oltre 10 anni il Governo esercita attraverso un Commissario ad Acta che avrebbe dovuto costituire per i calabresi una garanzia per il diritto alla salute. «Tutto questo – sempre secondo i Medici Cattolici impegnati in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria quotidiana – non appare realistico. Si percepisce, al contrario, un totale disinteresse delle Istituzioni per una terra e un popolo che non hanno niente da invidiare ai cittadini delle altre Regioni. Da qui, – scrivono i Medici Cattolici – in questo gravissimo momento di pandemia, la necessità di continuare a lavorare a testa bassa cercando di salvare più vite possibili e in questo sforzo collettivo, – questo l’appello conclusivo contenuto nella nota sottoscritta dal Presidente dei Medici Cattolici dr. Vincenzo Stivala – dobbiamo stare uniti, ora più che mai, per far rispettare il nostro diritto alla salute armai da troppo tempo mortificato ed assicurare ai pazienti una corretta ed efficace gestione dell’emergenza sanitaria».
Pino La Rocca