Trebisacce-03/12/2020: TAIJIQUAN- L’ARTE DI LUNGA VITA –
TAIJIQUAN- L’ARTE DI LUNGA VITA –
Le origini di questa meravigliosa disciplina si fanno risalire al monaco taoista Changsanfeng, vissuto nel XIII° secolo, il quale dopo aver visto un combattimento tra un serpente e una gru, si rese conto che il serpente, grazie ai suoi movimenti lenti e sinuosi, riusciva a sconfiggere l’uccello. Da ciò dedusse che in un combattimento non era necessaria la forza esteriore, ma la morbidezza.
Nel corso degli anni il Taijiquan, da disciplina di combattimento è tramutata in una pratica che lavora sulla mente e sul corpo, al fine di fare un grande lavoro interiore.
Pertanto, trattasi di un mix tra ginnastica dolce, meditazione e arte marziale, proiettata a sviluppare il “chi” ( energia vitale).
Si rifà al taoismo, un sistema religioso- filosofico, sviluppatosi 500 anni prima di Cristo, che fonda il suo Credo nel Tao, un essere infinito, il princìpio dell’ordine cosmico.
Qual è il suo scopo? Quello di unificare corpo e mente.
In tal modo si insegna ad entrare in sintonia con la propria dimensione interiore, ad accettare se stessi e la impermanenza del mondo.
Il Taijiquan presuppone, durante la sua pratica, rilassamento muscolare ed eliminazione di qualunque tipo di tensione, basandosi su una notevole lentezza dei movimenti, al fine di percepire qualunque movimento da parte di ogni singolo muscolo: così si lavra al meglio sull’energia interna.
Ogni movimento inizia dal Tan Tien, un punto a tre dita sotto l’ombelico che, secondo la tradizione orientale, è il centro della energia corporea.
Permette equilibrio e benessere interiore, proprio perché sviluppa la volontà, la calma, l’autocontrollo, quindi utilissimo contro stress ed ansia.
Bisognerebbe praticare la mattina presto, però ogni ora del giorno è utile per ossigenarsi e promuovere lo sviluppo della energia interna canalizzandola lungo i meridiani, cioè lungi i canali energetici attraverso i quali scorre la nostra energia.
Fondamentale è il corretto uso della respirazione diaframmatica, che deve essere profonda e sottile.
E’ una disciplina che può essere praticata a qualunque età, anche da persone molto avanti con gli anni, proprio per i suoi movimenti lenti e rilassati.
Gli effetti benefici sono innumerevoli.
– Aumenta l’equilibrio
– Agisce positivamente sul sistema cardiovascolare, in quanto migliora la contrattilità miocardica, quindi provoca una migliore irrorazione del sangue, facilitando la pressione vascolare del cuore.
– Potenzia la funzione regolatrice del sistema nervoso e del metabolismo, riducendo ipertensione e arteriosclerosi
– Rafforza il sistema respiratorio, in quanto migliora l’elasticità polmonare e lo scambio metabolico di anidride carbonica e ossigeno, con conseguente benefìcio a livello gastrointestinale, proprio grazie al movimento ritmico del diaframma, considerato che, come abbiamo visto, la respirazione deve essere effettuata diaframmaticamente.
– Elimina i problemi a carico della colonna vertebrale, per cui è ottimo per il sistema osteoarticolare.
Naturalmente, gli effetti a livello psichico sono enormi, visto che aiuta a rilassarsi, ad acquisire coscienza di sé e, praticamente, ad utilizzare il “chi” in ogni azione quotidiana della vita.
Non dimentichiamo che, essendo nato come arte marziale da combattimento, il Taijquan è anche un ottimo sistema di autodifesa, sempre se ben praticato con costanza e serietà.
Un famoso filosofo taoista, vissuto attorno al IV° secolo avanti Cristo, Lao Tze, diceva: “ Chi conosce gli altri è erudito; chi conosce se stesso è saggio; chi conquista il prossimo è potente; chi conquista se stesso è invincibile”.
RAFFAELE BURGO