Trebisacce-26/12/2020: La CGIL-FP blatera e non sa neanche che l’Ospedale di Trebisacce è chiuso da 10 anni
COMUNICATO STAMPA DELLA SEGRETERIA AZIENDALE FIALS
La CGIL-FP blatera e non sa neanche che l’Ospedale di Trebisacce è chiuso da 10 anni
TREBISACCE Leggendo le due ultime uscite del dirigente della CGIL Casciaro ci sarebbe da essere colti da grande ilarità se non fosse che il paravento usato è un tragico decesso di un utente della sanità. L’esponente della CGIL si chiede, per prima cosa, perché la FIALS non ha inteso commentare il tragico episodio di che trattasi? E’ presto detto: per non apparire sciacallo e, specialmente, per il rispetto alla famiglia del deceduto. La FIALS commisera se stessa? Non lo ha mai fatto: piuttosto la FIALS ritiene che il livore che spinge la CGIL in tante occasioni sia piuttosto dovuto alla frustrazione nel vedere un sindacato, che avendo sempre dimostrato essere vicino ai lavoratori e dimostrato di conoscere il Comparto Sanità e le sue problematiche, essere premiato da tantissime adesioni ed aver oscurato un dinosauro come la CGIL che, avendo perso il primato, non riesce a stare al passo (se per merito dei Dirigenti della FIALS o se per incapacità di quelli della CGIL lo lasciamo giudicare ai lavoratori della sanità, non agli esterni al nostro mondo). Sicuramente la delibera n°1187 del 24/11/2020 ha sancito il viale del tramonto nella ASP di Cosenza per la CGIL che, non reggendo il peso elettorale delle ultime elezioni RSU (SOLO 395 preferenze, a fronte delle oltre 600 della FIALS), aggrava la sua crisi vedendo scendere i suoi iscritti a 221 contro la salita a 290 della FIALS (in continuo e costante aumento). Casciaro: fatti una domanda e datti una risposta. Quando si precipita, solitamente, le colpe sono dei vertici. Comunque è la palese ignoranza in materia sanitaria a lasciare totalmente basiti, sicuramente perché ad occuparsene è un personaggio che, come confermato dai fatti, non lavora e non conosce la materia di cui, goffamente, vorrebbe, dissertare. Signor Casciaro, parli di “Ospedale di Trebisacce”, del perché l’utente deceduto non è stato ricoverato nell’Ospedale di Trebisacce? ma quale film hai visto? Di quale Ospedale parli? Nessuno si è preso la briga di informarti che è chiuso? Non segui i servizi televisivi che, ripetutamente, parlano di un Ospedale chiuso da riaprire? Ma oltre che per venire a chiedere di togliere le telecamere nei corridoi al Direttore Sanitario (che, ti informiamo, hanno “SGAMATO” la marachella di uno dei tuoi iscritti) hai mai visitato il suo interno? Hai l’ardire di consigliare spostamenti di personale da una parte all’altra (forse sperando che ai posti di comando ci sia il Mauro di turno, famoso oramai per l’esodo di tuoi tesserati dall’Anestesia di Rossano……in barba a qualsivoglia graduatoria? Un tantino di pudore a volte non guasterebbe) senza tener conto dei fatti? Ebbene si, caro il nostro Signor Casciaro, possiamo affermare che non sai di cosa parli. Potrai dissertare di filosofia ed essere demagogico fino allo sfinimento, ma inoltrarti in campi che non conosci non ti conviene. Chiedi di togliere dal Pronto Soccorso di Trebisacce i medici convenzionati di 118 che, al contrario di quanto affermi, occupano un posto scomodo e pericoloso, esposti quotidianamente a denunce e stress. Personale medico che opera a mani nude, senza la copertura di Reparti operativi ai piani sovrastanti, senza cardiologi, senza anestesisti, senza chirurghi, supportato da personale infermieristico e ausiliario che non conosce pausa e che, finalmente, dopo momenti bui, ha ritrovato la serenità personale, ambientale e lavorativa. Di recente, con grande abnegazione, uno di questi professionisti, stante la carenza di organico, si trascina con una gamba rotta per il Reparto (altro che fare ciò che vogliono……..). Ma cosa può saperne chi non conosce i fatti e DISCONOSCE la realtà. Ma cosa può saperne chi non è del settore e che, magari, è sindacalista di professione. Forse nessuno dei tuoi tesserati ti ha informato che 4 unità mediche su 5 sono medici convenzionati di 118? Oppure è un tentativo ben diverso, volto alla soppressione del Pronto Soccorso di Trebisacce? Se così fosse troverai un sindacato, la FIALS (non certamente PALADINI dello status quo), che si batterà, come nel recente passato, affinché ciò non avvenga e continuerà a battersi affinché la sanità a Trebisacce torni ad avere una S MAIUSCOLA, ricordando che, durante le proteste susseguenti alla chiusura del nosocomio di Trebisacce, sulla S.S.106 era l’unica sigla sindacale presente con le sue bandiere (le altre, allo svincolo, le avevano ben riposte dopo una breve sfilata……) e la sua rappresentanza. Chiediamo al Sindaco di Trebisacce di prendere posizione sulla richiesta della CGIL di SPOGLIARE la Postazione di Emergenza dei Medici di 118 che, se accolta dal Commissario Straordinario della ASP Cosenza, ne DICHIAREREBBE LA CHIUSURA compromettendo, ancor di più, la già scarsa offerta sanitaria del comprensorio. Chiudiamo esprimendo piena solidarietà al Direttore Sanitario dello S.O. di Trebisacce che, con grande sacrificio, spirito di servizio e nonostante le poche risorse a disposizione, riesce a far rimanere la Struttura di Trebisacce decorosa e immeritevole di attacchi a vanvera e strumentali.
Trebisacce, 26/12/2020 IL SEGRETARIO AZIENDALE
Antonio PAOLINO