Trebisacce-26/12/2020: Antonio Brunacci: Come mai l’Ospedale di Rossano rifiuta pazienti?

Chidichimo
Come mai l’Ospedale di Rossano rifiuta pazienti?
 

Ho letto con molta attenzione la comunicazione che il segretario generale  della FP CGIL  (Vincenzo Casciaro) espone con un articolo pubblicato sul blog ,relativo all’ennesima ulteriore e vergognosa vicenda …questa volta sulla morte dell’ottantaseienne di Trebisacce nei giorni scorsi. In realtà il Segretario Generale  non è al corrente di un’altra situazione, forse ancora più vergognosa, verificatasi giorni addietro a mio padre, a dire il vero non è al corrente nessuno per diversi motivi, primo perché io stesso, preso dal problema, non ho avuto né il tempo, ne tantomeno la lucidità mentale per presentare querela o scrivere eventuale articolo sul blog del prof.Lofrano, con cui collaboro già da tempo. Mio padre ,da anni  oramai, fa dialisi presso la struttura di Trebisacce, dove effettua regolarmente cicli di 3 giorni a settimana ( martedi-giovedi-sabato) resta scoperto la domenica ed il lunedì, per un discorso sia tecnico che organizzativo dello stesso reparto. Un po’ di giorni fa, esattamente di lunedì sera , essendo passati 2 giorni senza fare dialisi , comincia a sentirsi male, con forte crisi respiratoria, che io stesso cerco di affrontare a casa ,essendo provvisto di una bombola di ossigeno e somministrando cortisone, credendo di riuscire a riprenderlo e anche consapevole del fatto che le strutture ospedaliere, gravate dal problema COVID, avrebbero creato ulteriori problemi. La situazione si aggrava, chiamo più volte il 118, mi risponde un operatore, che mi spiega che l’ambulanza non è medicalizzata, chiamo di nuovo mi viene risposto da Cosenza, e mi viene riferito  che le ambulanze sono tutte occupate, al che decido, lo faccio salire  in macchina, (era quasi mezzanotte) , mi reco al Pronto Soccorso di Trebisacce, dove mi vengono incontro 2 infermieri , che mi rispondono prontamente  impauriti , (in realtà forse li posso anche capire), che con una forte crisi respiratoria avremmo dovuto recarci presso una struttura organizzata (temevano fosse Covid) , nel frattempo arriva anche il dottore, al quale spiego che essendo un paziente dializzato, lo stesso è strettamente controllato sotto l’aspetto Covid .Il dottore con molta razionalita’, lo fa entrare cercando di stabilizzarlo, …dico cercando , poiché io ero  cosciente che a mio padre serviva una dialisi di urgenza, nel frattempo , il dottore chiama prima a Castrovillari ma gli viene subito negata la possibilità di fare dialisi, poiché non erano predisposti a fare  dialisi notturna o d’urgenza, dopodiché telefona a Rossano, ed è qui la cosa più VERGOGNOSA E GRAVE , gli viene risposto dall’operatore che avrebbe dovuto fare dialisi a Cosenza. Non sto qui a descrivere la mia situazione e lo stato d’animo del momento, erano circa le 2…. Mio padre avrebbe dovuto fare dialisi verso le 7,45, al che decido di rifiutare l’ambulanza, che chissà da dove, chissà quando sarebbe arrivata e soprattutto consapevole che sarebbe stata un ambulanza non medicalizzata, decido quindi di riportarlo a casa, mi reco presso la farmacia di turno (devo dire grazie anche alla dottoressa Calvosa)  che prontamente, verso le 2,30 mi apre la farmacia, consegnandomi una bombola di ossigeno .Con l’ ossigeno sono riuscito a tamponare la situazione fino al mattino e dopo aver fatto dialisi, si è ripreso. Ora, come dicevo prima, come mai a Rossano non lo hanno accettato, visto che era lì la struttura che avrebbe dovuto accettarlo per sottoporlo alla seduta di dialisi…stessa situazione del defunto Astorino,  mio padre rifiutato a Rossano, sarebbe andato a Cosenza e avrebbe fatto la stessa fine…VERGOGNA

 
Antonio Brunacci