Alto Jonio-19/01/2021: Coronavirus:procedono le vaccinazioni,ma mancano persino le siringhe
ALTO JONIO Coronavirus: completata presso il “Chidichimo” di Trebisacce la somministrazione della prima dose di vaccino a circa 300 operatori sanitari, ospedalieri e territoriali compresi i medici di Medicina Generale e i medici di Continuità Assistenziale (medici di famiglia e delle Guardie Mediche ) del Distretto Sanitario di Trebisacce, ora è il turno dei Farmacisti e degli Informatori Scientifici per passare subito dopo alla seconda dose del vaccino e procedere poi con il personale e gli Ospiti delle diverse RSA territoriali e con gli over 80. Il crono-programma, secondo quanto ha dichiarato la dr.ssa Antonella Arvia Responsabile dell’U.O.S. (cure domiciliari integrate) del Distretto “Jonio-Nord” e attualmente sostituta del Direttore U.O.C. Cure Primarie dello stesso Distretto Sanitario, dr.ssa Maria Beatrice Filice, grazie alla fattiva collaborazione tra il Responsabile della Direzione Sanitaria dr. Antonio Adduci, della stessa dr.ssa Arvia e del Dipartimento della Prevenzione diretto dal dr. Carlo Cimino di Corigliano. «Anche in un momento critico come questo, – ha dichiarato la dr.ssa Arvia sottolineando la “vacatio” determinata dalla perdurante assenza del Direttore del Distretto coincidente con la grave pandemia in atto, siamo riusciti insieme a fare un ottimo lavoro sul nostro territorio attraverso un lodevole gioco di squadra che deve continuare anche in seguito. La collaborazione e la sinergia – ha auspicato la dr.ssa Arvia sottolineando comunque la necessità che venga al più presto colmata la lacuna ai vertici del Distretto Sanitario “Jonio Nord” – ora deve continuare perché abbiamo di fronte una grande sfida, a partire da subito con la dose di richiamo e, soprattutto, dobbiamo organizzarci per affrontare nel migliore dei modi la vaccinazione degli over 80, soprattutto quella delle persone anziane disabili e condizionate nella mobilità che vanno vaccinate a domicilio e, successivamente, quella di docenti e del personale Ata delle Scuole e, via via, nel rispetto delle priorità decise dal Ministero della Salute, quella della restante popolazione. Speriamo – ha concluso la dr.ssa Arvia che da anni conosce bene la realtà territoriale di un bacino di utenza che abbraccia ben 23 comuni dell’Alto Jonio e della Sibaritide con una popolazione di oltre 100mila abitanti – che la situazione organizzativa e istituzionale possa migliorare perché il momento è critico e serve quindi chiarezza nei compiti da svolgere e soprattutto non si può assolutamente perdere tempo». Il problema, da quanto si capisce dalle parole della dr.ssa Arvia, è soprattutto organizzativo e, in questa ottica, si aspetta con trepidazione che il nuovo Commissario dell’Asp Cosentina dr. Vincenzo Carlo La Regina prenda in mano le redini di una sanità che, soprattutto nella Provincia di Cosenza, fa acqua da tutte le parti. «Colmo dei colmi, – ha scritto ieri il dr. Martino Rizzo Responsabile di tutte le attività anti-Covid della Sibaritide – è che non si trovano siringhe e i fornitori della nostra Asp hanno difficoltà a fornirle. Per vaccinare i Farmacisti – ha aggiunto con un pò di ironia il Dirigente Medico Rossanese – potremmo dire di portarsele da casa. E per gli altri? Vedremo. Il problema – ha aggiunto il dr. Rizzo – si presenterà dopo aver vaccinato il personale sanitario e toccherà agli ultra-ottantenni. Qualcuno ha infatti detto che sono pochi. Sì, sono 49.000 nella sola Asp di Cosenza. Vengono loro a vaccinarsi da noi, o andiamo noi a casa loro? Qualche soluzione va trovata, se vogliamo realmente battere il Covid che, comunque, – ha concluso il Dirigente Medico parlando di oltre 100 nuovi casi nella Sibaritide – negli ultimi giorni sta facendo abbastanza danni e costringendo al ricovero più di un contagiato».
Pino La Rocca