Trebisacce-18/03/2021: Chidichimo,anche i Medici Radiologi diventano tappabuchi

Ospedale-Trebisacce

TREBISACCE Mentre a Roma si aprono spiragli per la riapertura dell’Ospedale per merito del dr. Andrea Urbani entrato finalmente nel suo ruolo di Commissario ad Acta con i poteri sostitutivi assegnatigli dal Consiglio di Stato, (ha già impegnato 3milioni di euro per il ripristino delle Sale Operatorie), dall’Asp di Cosenza arrivano notizie destabilizzanti che sembrano andare nella direzione opposta. E’ di ieri, infatti, la notizia che, oltre ai Medici-Cardiologi già in servizio presso la Cardiologia-Utic di Trebisacce che già da qualche anno fanno la spola tra Trebisacce e Castrovillari, ora anche i Medici della Radiologia, ridotti a sole 2 unità (di cui uno prossimo alla quiescenza!) dopo il pensionamento di diversi colleghi, dovrebbero diventare pendolari e andare in soccorso ai colleghi di Castrovillari per colmare le lacune venutesi a creare presso il “Ferrari”, determinando così, nei fatti, una situazione assurda che mette a rischio la sopravvivenza stessa di un servizio come la Radiologia, essenziale per soddisfare le esigenze sanitarie quotidiane di tutte le popolazioni dell’Alto Jonio e indispensabile come supporto basilare per il Pronto Soccorso soprattutto in occasione di questo momento di grave emergenza sanitaria accentuata proprio negli ultimi giorni dalla presenza di una “zona rossa” di prossimità. Se un paziente – ci si chiede – arriva infatti al Pronto Soccorso di Trebisacce, per la cronaca sprovvisto già da oltre un anno dell’Anestesista-Rianimatore e presidiato “solo di mattina” dal Medico-Cardiologo, e non è possibile eseguire né Radiografia o una Tac, né un esame clinico perché anche il Laboratorio Analisi è già da tempo in sofferenza di Medici, a che serve tenere aperto il Pronto Soccorso dando alla gente l’illusione che vi si possa ricorrere nei casi di emergenza-urgenza? Come si può pensare che la figura di un Medico-Radiologo in un servizio così importante sia solo un optional? Come è possibile – ci si chiede ancora – pensare di tenere aperto un servizio importante come il Pronto Soccorso senza mettere i poveri Medici, che vi operano in grande solitudine, nelle condizioni di eseguire una diagnosi urgente e indispensabile per effettuare una qualsiasi terapia e/o per indirizzare il paziente presso altri Ospedali? Per la verità quando l’ex Commissario Scura, per la verità attraverso una scelta molto opinabile, ha abbinato il “Chidichimo” all’Ospedale-Spoke di Castrovillari allontanandolo da Corigliano-Rossano, tutti si aspettavano che il “Chidichimo” avrebbe potuto avvantaggiarsi del supporto dei Medici di Castrovillari e invece, fatta qualche piccola eccezione, ci si è serviti dei Medici di Trebisacce come “tappabuchi” e solo per integrare il personale sanitario del “Ferrari” di Castrovillari. E quest’ultima decisione dell’Asp di Cosenza, ritenuta cervellotica e iniqua per le popolazioni dell’Alto Jonio, va proprio in questa direzione! Va dunque ripensata subito, anche perchè potrebbe sfociare nella richiesta di trasferimento in altra sede da parte di qualcuno dei Medici interessati.

Pino La Rocca