Corigliano Rossano-20/03/2021: CORIGLIANO: LA VERGOGNA DELLA CON-FUSIONE di Giovanni FERRARI
CORIGLIANO: LA VERGOGNA DELLA CON-FUSIONE
di Giovanni FERRARI
Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. E’ un affarista, un disonesto.
(Sandro PERTINI).
“La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”
(Enrico BERLINGUER).
Politica non è un mestiere, è un servizio. Ma nel senso di servire, non di servirsi o circondarsi di servi.
(Marco TRAVAGLIO).
Ho già anticipato in tempi non sospetti, sia sulla stampa nazionale, sia sulla stampa internazionale sulla vergognosa e sciagurata scelta della CON-FUSIONE da parte dei miei concittadini, sono rimasto solo ed inascoltato, ora andate a rileggere il mio articolo: CHI E’ CAUSA DEL SUO MALE PIANGA SE STESSO.
Causa di tutto questo malessere è da attribuire ai precedenti Sindaci di Corigliano, ma soprattutto all’attuale Sindaco di questa pseuda FUSIONE NELLA CON-FUSIONE, un povero personaggio che non dice nulla e non fa nulla, anche perché non ha la minima e pallida idea di che cosa è gestire una pubblica amministrazione, altro che la rivoluzione che attendeva il Dott. Gino PROMENZIO, leggete il vergognoso e squallido articolo:”Profonda commozione in Città per l’incarico di Stasi a Tonino Caracciolo: finalmente è iniziato l’atteso rinnovamento”. Che bella opposizione?
La proposta politica che bisogna affrontare con coraggio, è il ruolo nefasto di questo pseudo personaggio, improvvisato, accattone che ha ingannato e saputo plagiare tanta gente onesta ed avere il coraggio di spazzare via chi ostacola lo sviluppo di Corigliano e dell’intera area della Sibaritide.
Il clientelismo elettorale, tanto diffuso e comunicato da questo personaggio, ossia quello della promessa dei posti pubblici in cambio del voto, assieme all’oppressione burocratica dovranno diventare un brutto ricorso del passato, non si può ingannare tanta valida gente professionisti, laureati con grandi sacrifici e dignità, costretti ad emigrare e procurarsi degnamente un posto di lavoro.
Basta farsi una passeggiata, uscire da casa, per rendersi conto in cui versa il degrado del nostro territorio, il rispetto dello squallido paesaggio del lungomare di schiavonea , la pratica del decoro urbano, la salvaguardia del diritto alla salute e alla quiete sono elementi essenziali per la convivenza civile.
Corigliano è una grande città, non aveva alcuna necessità di essere assoggettata, assorbita e diventare una frazione di Rossano, purtroppo è una città dove prevalgono le lobby, il corporativismo, le cordate, i clan, le famiglie, il disastro burocratico, l’inefficienza tecnologica, il dissesto idrogeologico, l’obsolescenza delle infrastrutture, la criminalità organizzata, la truffa politica, il disattendere la parola data(vedi la vergognosa campagna elettorale dell’attuale Sindaco con tante e belle promesse), l’uso privato del bene pubblico, la mortificazione delle potenzialità delle forze dell’ordine dei vigili urbani, l’evasione fiscale, il banditismo in ogni settore pubblico e privato, il ricatto, l’estorsione, il pettegolezzo, la distruzione della scuola pubblica in ogni sua forma, la sottovalutazione e l’abbandono dei beni culturali, l’ingessatura del mondo del lavoro, il precariato straccione, un cattolicesimo reazionario che lungimirante inizia a dare segni di cambiamento, l’inganno nei confronti degli immigrati, un sindacato ottocentesco, dei partiti di sinistra e destra impresentabili, vecchi, logori, sfiancati, contenitori del nulla, un nepotismo e clientelismo sfrenato in ogni settore pubblico e privato(vedi le assunzioni clientelari dei precedenti Sindaci con assunzione dei propri familiari per chiamata diretta e dei compari dell’attuale Sindaco).
Ormai è un detto comune, ossia che la Politica generi automaticamente malaffare, clientelismo, rendita di posizione, carrierismo, opportunismo, tornaconto, ossia il detto popolare “Dove c’è potere, c’è corruzione”.
In sostanza possiamo affermare che siamo in perfetta presenza di una vecchia politica, fatta salva l’onestà intellettuale di chi la possiede, che non sa scrollarsi di dosso le vecchie logiche affaristiche, lobbistiche e monopolizzanti e con esse i loschi personaggi che da sempre le rappresentano.
A Corigliano, siamo in presenza di una politica che irride alle potenzialità di crescita culturale della nostra comunità ed alle occasioni che in tal senso si presentano senza curarsi né di promuovere corsi di formazione né di istituire scuole che consentano il realizzarsi in loco di nuove figure professionali nel campo del tanto decantato turismo e dei beni culturali.
Siamo in presenza di una politica pervasa di una risibile convinzione, quella di vivere in una realtà paradisiaca dove tutto o quasi funziona, dove le piaghe che affliggono altri contesti sociali non esistono.
Chi si è mai occupato oppure ha mai sentito parlare o trattare temi quali:micro-criminalità, eco-mafie, tossicodipendenze, disagi giovanili, disoccupazione, emigrazione intellettuale, povertà diffusa, usura, sfruttamento e nuove schiavitù?
Il perpetuarsi di questo “modus operandi”, ha comportato l’allontanamento dalla cosa pubblica dei cittadini onesti i quali non inclini al compromesso, fermi nei loro principi etici e morali e lungi dal voler avallare né tantomeno condividere improbabili scelte, hanno preferito dare spazio all’indifferenza e si sono nel tempo rassegnati abbandonando la Politica nelle mani di politicanti dalla moralità e dalle capacità nulle o ancor peggio acefali.
Purtroppo, cari concittadini delusi e illusi, pentiti da questa pseuda Con-Fusione, anche in modo particolare tutti coloro che hanno lottato con tanta passione e partecipazione,” OGGI SIETE I PRIMI A PENTIRVI”, potete spiegare onestamente a tutti i vostri concittadini in che cosa consiste questa FUSIONE: a distanza ormai di anni, abbiamo regolarmente, come negli anni precedenti due amministrazioni e due comuni completamente distinti e separati da tutti i punti di vista.
Corigliano e i coriglianesi devono riconquistare il proprio ruolo e guidati da un sussulto di orgoglio e di ritrovata dignità, coadiuvati da un ritrovato interesse da parte dei cittadini, devono promuovere una incisiva azione etico-culturale e metabolizzare l’autorevolezza sul piano economico e morale in grado di puntare all’eccellenza, inoltre, per far si che il Comune stesso diventi virtuoso non va tralasciato nell’ambito di gestione un sostanziale riordino degli uffici comunali che comprenda il giusto richiamo del personale ai propri compiti e doveri.
Concludendo, è opportuno ricordare che questa squallida e povera amministrazione, povera di idee e di culture, squilibrata e incompetente senza alcuna visione e prospettiva di sviluppo, non rispettando regole e norme giuridiche, i principi e le regole elementari della politica, anteponendo le esigenze della collettività agli interessi particolari, non è un orbello bensì l’indice di uno spessore umano, intellettivo e culturale che spesso fa passare alla storia semplicemente a costruire il consenso e riconciliare con la politica la moltitudine dei cittadini che invece la ritengono una pratica oltremodo faziosa, affaristica e tornacontista.
Prof. GIOVANNI FERRARI
DOCENTE UNIVERSITARIO