Trebisacce-14/06/2021: Le comunità parrocchiali di Laino Borgo e Trebisacce vicine a don Vincenzo Calvosa per la perdita della mamma

Col Vescovo
Don Vinc. col Papa

TREBISACCE Le due comunità e tutti i gruppi parrocchiali della Chiesa dello Spirito Santo di Laino Borgo e della Chiesa “Cuore Immacolato della B.V.M.” di Trebisacce unite nella preghiera per manifestare la propria vicinanza e il proprio conforto a don Vincenzo Calvosa, originario di Laino Borgo e Parroco a Trebisacce oltre che Direttore dell’Ufficio Tecnico Diocesano e Vicario del Vescovo per l’Economia (e alla sua famiglia) per l’improvvisa perdita della cara mamma Vittoria volata in cielo nella tarda serata di venerdì 11 giugno. Donna e madre esemplare, dal profilo semplice, amabile e riservato che, come ha ricordato il Vescovo don Francesco Savino che nella mattinata di domenica 13 giugno ha presieduto il sacro rito esequiale alla presenza di diversi confratelli Sacerdoti e di un numero contingentato di persone, il Signore non a caso ha inteso convocare nel regno celeste proprio nel giorno dedicato al Sacro Cuore di Gesù a cui, come ha ricordato lo stesso Presule, anche la propria mamma era molto devota. Chi ha avuto la fortuna di conoscere la Signora Vittoria e apprezzarne le qualità umane e spirituali parla di donna, di moglie, di madre e di nonna esemplare, di poche parole ma sempre prodiga di gesti amorevoli oltre che di buoni consigli e sempre tenacemente dedita alla casa, alla famiglia e alla preghiera. Una donna d’altri tempi, insomma, che di veramente speciale aveva il fatto di essere l’amorevole mamma di un apprezzato Sacerdote come don Vincenzo Calvosa che, oltre ad esserne l’ombra più fedele, l’ha sempre considerata il proprio autentico angelo custode. Una mamma, come è risaputo, anche quando viene chiamata in cielo, non muore mai perché continua a vivere nel cuore e nella mente dei propri figli, ma per la figura di un Sacerdote che rispondendo alla vocazione sacerdotale dedica la propria vita alla Chiesa, la mamma rappresenta veramente l’affetto più caro, il faro della propria esistenza e la stella polare che indica il cammino. E così è stato per don Vincenzo Calvosa che, seppure confortato dalla presenza del Vescovo e di tanti parrocchiani, nel momento in cui la liturgia lo ha chiamato a invocare la preghiera per mamma Vittoria, ha accusato un momento di legittima e comprensibile commozione. A sostenerlo e a fargli coraggio con le parole più appropriate è stato il buon pastore della Diocesi Cassanese che al termine della sua omelia, nel porgere le cristiane condoglianze a lui e alla sua famiglia lo ha invitato a prendersi alcuni giorni di pausa “per rielaborare emotivamente il grave lutto legato al vissuto relazionale con una figura così importante e pregnante come la mamma.

Pino La Rocca