Trebisacce- 25/06/2021:  Una denuncia querela ai danni del Presidente del Consorzio di Bonifica /Mancato pagamento di una progettazione ai danni di un professionista

Trebisacce: 25/06/2021

 Una denuncia querela ai danni del Presidente del Consorzio di Bonifica

Mancato pagamento di una progettazione ai danni di un professionista

 

   L’Ing. Guglielmo Mangone,di Trebisacce,ma con Studio d’Ingegneria a Ferrara,ha presentato una denuncia querela all’On. Procuratore della Repubblica di Castrovillari,per vedersi tutelare un proprio diritto a riscuotere una parcella per un lavoro di progettazione fatto a favore del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, presieduto dal Prof. Marsio Blaiotta, riguardante la “captazione  e  utilizzazione  delle  risorse  idriche  del  torrente  Ferro  – integrazione alimentazione Sinni”,ad oggi ancora inevasa. Nell’atto di denuncia querela si legge: con sentenza 896/2020 emessa in data 25 febbraio 2020, depositata il 22 giugno 2020 (all. 1) la Corte di Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza del Tribunale di Catanzaro  del 22 dicembre  2015 n. 1867, con la quale  il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, previo rigetto delle richieste di quel medesimo consorzio, era stato condannato a pagare in favore del sottoscritto, la somma di  euro 99.840,00 oltre interessi (all.  2 sentenza del Tribunale di Catanzaro), in relazione all’attività svolta in favore del medesimo  consorzio,    quale  redattore  del  progetto  esecutivo  dei  lavori  di  “captazione  e  utilizzazione  delle  risorse  idriche  del  torrente  Ferro  – integrazione alimentazione Sinni” , lavori finanziati con decreto n. 420 del 30.12.2008 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali; e ancora: con sentenza 1716/2020 del 4 novembre 2020, depositata il 17 dicembre 2020 (all. 3) la medesima Corte di appello rigettava l’appello del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Castrovillari il 14 marzo 2017 n° 257/2017 (all. 4) con la quale il Consorzio era stato pure condannato a pagare all’ingegnere Mangone Guglielmo la somma di euro 34.430,70, oltre interessi in relazione all’ ulteriore attività svolta in favore del medesimo Consorzio, in quanto co-redattore del progetto dei lavori di captazione e utilizzazione delle risorse idriche del torrente Ferro e Sparviero, intervento approvato dal CIPE. Malgrado il lungo tempo trascorso dallo svolgimento degli incarichi che sono stati effettuati in lunghi anni di lavoro ed hanno comportato ingenti spese e dalle sentenze suddette (la fine della progettazione risale all’anno 2008), ad oggi  nessun pagamento è stato effettuato. Il professionista Mangone, il 24 febbraio 2021, dopo aver esperito ogni utile azione al fine di ottenere la ottemperanza al giudicato, ha indirizzato al predetto Consorzio, nella persona del Presidente, quale suo rappresentante legale, diffida ad adempiere ai  sensi dell’ art. 328 comma 2 c.p. entro 30 giorni dalla ricezione della raccomandata. Nel contempo il professionista, ha richiesto al Consorzio, ente pubblico o comunque incaricato di pubblico servizio, che, in caso di mancata ottemperanza, provvedesse a spiegare, nel medesimo termine e sempre ai fini dell’art. 328 comma 2 c.p., le ragioni del ritardo nell’atto dovuto (vedi allegato 5 con prova della ricevuta). Purtroppo ad oggi il professionista Mangone non ha ricevuto risposta alcuna. Ovviamente l’atto di denuncia continua con ulteriori particolari, ma abbiamo riportato quanto basta per capire che il Consorzio è chiamato a rispondere alla legge.

Franco Lofrano