Villapiana-10/02/2012:Sindaci e segretari comunali dall’ottocento ad oggi.
Villapiana. Sindaci e segretari comunali dall’ottocento ad oggi.
Il comitato “Cultura, società e storia villapianese” ha organizzato un convegno sui sindaci e i segretari comunali che si sono succeduti a partire dal 1809 ad oggi. Una ricerca storica dell’attività amministrativa e una analisi dell’evoluzione sociale e culturale della comunità villapianese realizzata con cura dai professori Francesca Pizzulli e Gianni Mazzei, temi che sono stati al centro del dibattito che si è tenuto nella sala dell’ex municipio nel centro storico cittadino. Un lungo percorso storico documentato dal 1809 quando sindaco era un signore di nome Carlo Zito e il piccolo centro jonico si chiamava Casalnuovo e che prosegue poi col Regno delle due Sicilie sino all’unità d’Italia e al cambio di nome nell’attuale Villapiana avvenuto nel 1863. I sindaci e i segretari di quel tempo erano per lo più rappresentanti governativi del Re, giudici o avvocati, e probabilmente il rapporto con i cittadini per lo più senza istruzione e il mondo rurale dei contadini, umile e povero, era vissuto con un certo distacco. Distacco che si accentua ancora di più, se vogliamo, nel periodo di dittatura fascista quando a governare i comuni erano i temuti podestà di Mussolini. Per vedere le prime espressioni di “partecipazione attiva” dei cittadini nella vita amministrativa bisogna aspettare gli anni cinquanta quando a Villapiana, (che come il resto del Paese cercava di risollevarsi dalle macerie della guerra), ci fu una storica occupazione del municipio, le cui porte furono addirittura murate dalla popolazione che chiedeva “pane e lavoro”. Oggi molte cose sono cambiate, il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini e riveste un ruolo di grande responsabilità per la tutela e il benessere della comunità che rappresenta e nonostante il crescente disinteresse per la politica sono ancora molti i cittadini interessati e partecipi alla vita amministrativa. Al dibattito hanno partecipato l’attuale sindaco Roberto Rizzuto, gli ex primi cittadini Paolo Montalti, Gianni Mazzei e Antonio Faillace, amministratori e diversi cittadini. Da parte di tutti è stata espressa l’idea che un sindaco debba lasciare una traccia positiva del proprio operato, non solo con opere infrastrutturali ma anche con interventi sociali e culturali. Al convengo ha partecipato anche l’ex parlamentare Mario Brunetti portando il proprio contributo al dibattito con importanti riferimenti storici-culturali in particolare dal dopo guerra ad oggi.
Pasquale Bria