Trebisacce-12/08/2021: UN’ESTATE TRA LE FIAMME

                                      

       UN’ESTATE TRA LE FIAMME

 

Un’estate rossa quella che stiamo vivendo. Rossa a causa delle fiamme che continuano a ripresentarsi ogni giorno in varie parti del mondo come ad esempio la Grecia, la California e la nostra Italia.

Questa settimana le Regioni italiane più colpite dagli incendi sono state Sicilia, Sardegna , Calabria e Puglia.  I danni provocati dagli incendi sono a tratti incalcolabili. Tutto il patrimonio naturalistico è stato devastato dalle fiamme. Il fuoco ha distrutto in maniera inarrestabile ecosistemi fondamentali per la nostra sopravvivenza, eliminando ossigeno necessario ai nostri polmoni. Il numero degli incendi che vengono appiccati ogni giorno è impressionante, la situazione sta degenerando e diventando sempre più insostenibile.

Chi occupa il tempo ad appiccare roghi in ogni zona non capisce la grandezza del danno che provoca. Oltre a causare un danno agli altri lo causa a se stesso. Così facendo il nostro pianeta sta andando alla rovina. Esso ci dona il necessario per vivere al meglio, e l’uomo con il suo spirito esaltato non fa altro che disprezzarlo e distruggerlo. La natura abita questa terra da molto prima di noi, da molto prima che si creasse la primissima traccia di uomo, per questo deve essere rispettata e nel nostro piccolo dobbiamo insegnare agli altri a farlo. 

Chi commette questo reato non ha ben chiaro le conseguenze di tale atto. Oltre alla distruzione del territorio, c’è da considerare il grande numero di animali selvatici che muore tra le fiamme ardenti, povere creature indifese, che non possono fare altro che tentare di scappare inutilmente, inutilmente perché la rapidità con la quale le fiamme di propagano non dà loro il tempo di fuggire e quindi si ritrovano costretti a morire nella loro “casa”. Oltre a questo, il cambiamento climatico ci porta ad avere fenomeni tropicali persistenti e le elevate temperature contribuiscono alla propagazione del fuoco. Gli addetti antincendio come vigili del fuoco, carabinieri forestali, dipendenti regionali (nel caso della Puglia, ARIF), comunità montane, associazione di volontariato di protezione civile e tutto il personale addestrato con corsi di formazione periodici fortunatamente sono in azione 24h su 24 e fanno il possibile per evitare che il fuoco si propaghi in maniera esorbitante come purtroppo accade e di mitigare il fenomeno, rischiando la loro vita per il bene della natura e della popolazione. Molte volte chi svolge questo lavoro non viene equamente considerato, in alcuni casi viene addirittura additato come responsabile dando fiato a vecchie leggende metropolitane, se non fosse per loro i danni probabilmente sarebbero maggiori, come in ogni situazione, avere delle persone specializzate in un determinato ambito è una sono di cui dobbiamo essere grati. Sono moltissimi i lavoratori che hanno perso la vita in questi ultimi giorni, per questo ciascuno di noi dovrebbe prendersi un momento per riflettere su quanto sta accadendo, ma soprattutto chi provoca ciò deve provare a farsi un esame di coscienza e chiedersi se ne vale la pena.

Purtroppo i responsabili sono quasi sempre difficili da individuare e restano impuniti nonostante gli sforzi degli inquirenti a cercare di smascherarli. Impariamo ad essere più consapevoli, a conoscere meglio la natura e ciò che ci è attorno, perché solo se conosci una cosa sei più propenso a rispettarla, educhiamo i nostri figli, i giovani del futuro, a questo tipo di sensibilità cosìcche saranno più rispettosi.

MILENA ANGELILLO