Sibari-10/09/2021: NO al proliferare delle antenne di telefonia mobile
SIBARI Esposizione ai campi elettromagnetici: i comuni italiani rischiano di essere esautorati da parte del Parlamento dal controllo del territorio, con grave nocumento, qualora fosse innalzato il livello di tolleranza ai campi elettromagnetici, per la sicurezza e la salute pubblica. Di quanto sta già avvenendo in Parlamento, relativamente al tentativo già messo in atto di un drastico innalzamento degli attuali limiti unicamente per favorire la concorrenza e la diffusione del 5G, si dice preoccupato il Direttivo dell’Associazione “Viva la Vida” di Sibari, notoriamente molto impegnato sui temi che riguardano la salubrità dell’aria che respiriamo e l’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici generata dalla già esistente giungla di tralicci, di antenne e di ripetitori di telefonia mobile. Per la cronaca l’Associazione fondata e presieduta da Domenico Roseti, che collabora con la Società POLAB che si occupa di tutela ambientale, oltre a tenere desta l’attenzione dei Comuni, negli anni scorsi ha organizzato a Sibari un Convegno “NO TAM” (no a tralicci, antenne e a malattie derivanti) in cui ha sviscerato tutta la materia il Dr. Alfio Turco noto studioso della diffusione della telefonia mobile e oggi, preoccupata per la reiterazione del tentativo di innalzare i limiti di tolleranza da parte del Governo, ha fatto proprio l’appello lanciato da Polab ed ha scritto una lettera aperta agli amministratori locali e agli operatori dell’informazione invitandoli a tenere alta la guardia su un tema così delicato e impattante. Innalzare i limiti di tolleranza da 6 V/m a oltre 50 V/m, come si è tentato di fare attraverso una serie di emendamenti presentati alla Camera, secondo gli studi condotti da Polab, significherebbe ridurre il numero dei tralicci ma aumentare a dismisura le presenza di ripetitori sul singolo traliccio e, soprattutto, significherebbe sottrarre ai Comuni la possibilità di governare il sistema con strumenti adeguati ed efficaci. Innalzare i limiti e sottrarre la facoltà della minimizzazione del rischio per la popolazione ai Comuni che grazie a piani tecnicamente validi finora sono riusciti a garantire anche la fruibilità dei servizi, significherebbe di fatto consegnare i territori alle compagnie telefoniche che realizzano le torri. «Per queste ragioni – ha scritto il Presidente Mimmo Roseti a nome del Direttivo di “Viva la Vida – nel Mondo di Giuseppe Roseti” invitiamo i Comuni a prendere posizione in merito e a farsi parte attiva nel dibattito in corso, questa volta anticipando eventuali provvedimenti che penalizzerebbero gli Enti Locali, che poi quotidianamente sono chiamati ad affrontare le conseguenze delle scelte del Governo centrale».
Pino La Rocca