Trebisacce-23/10/2021: I PROCESSI POLITICI INCLUSIVI E LA GOVERNANCE

Pino Cozzo
I PROCESSI POLITICI INCLUSIVI E LA GOVERNANCE
Di Pino Cozzo
Lavorare per contribuire a raggiungere il cambiamento sociale al quale si aspira. Un contributo
specifico personale si caratterizza attraverso una visione, una missione e dei valori fondamentali a
orientare l’impegno condiviso e operare delle scelte, per creare un mondo senza ingiustizia nel
quale ogni persona e comunità possa godere pienamente dei propri diritti, libera dai limiti che
derivano da povertà, disuguaglianza e ingiustizia. Bisogna credere nell’onestà, nella trasparenza e
nell’essere responsabili, sia come comportamento individuale, sia a livello comunitario, sia come
opzione politica, consapevoli che la correttezza e la rettitudine possano contribuire a un
cambiamento duraturo nel tempo e a garantire un futuro alle comunità. Operare anche dal punto di
vista dell’altro, ovvero degli interlocutori, degli stakeholders, per coltivare l’interesse collettivo e
non solo quello individuale o organizzativo. Lavorare credendo nella solidarietà come pratica che
mette al centro i diritti sociali e le condizioni essenziali e basilari della democrazia, cioè il
riconoscimento reciproco e la pace sociale, come il proporre l’accoglienza come valore da opporre
alle crescenti chiusure, per il perseguimento di obiettivi ambiziosi attraverso uno sforzo collettivo di
solidarietà e la profonda convinzione nel valore della giustizia sociale. Operare, affinché la società
civile globale sia contro la violazione dei diritti umani fondamentali e le istituzioni si facciano
effettivamente garanti della tutela e del rispetto dei diritti di tutti, senza alcuna esclusione. Sviluppo
sostenibile, diritti umani, partecipazione democratica, pace, uguaglianze sono alcune delle sfide
principali della nostra era e non possono essere risolte senza una cooperazione comune. Attraverso
l’Educazione alla Cittadinanza Globale, ossia il processo attivo e partecipativo di apprendimento
focalizzato sul senso di appartenenza a una comunità che trascende i confini nazionali, si vuole
operare la creazione di una cornice che miri a garantire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva,
come da anni si auspica. Facilitare negli studenti e nelle loro famiglie il pensiero critico e
consapevole di sé rispetto alle complessità del mondo e ai messaggi dei media, incoraggiandoli ad
approfondire, esplorare e dare voce alle proprie opinioni e ai propri valori, per esercitare la
cittadinanza attiva nell’interesse collettivo, per formare cittadine e cittadini responsabili, impegnati
nella costruzione di una società equa, giusta e solidale. Ma anche formare i docenti e gli educatori
su metodologie pedagogiche innovative e percorsi didattici nuovi, per rafforzare la consapevolezza,
l’operosità e l’attivismo di giovani e adulti, facilitando una comunità di apprendimento attraverso
l’uso dio strumenti digitali. La povertà educativa è particolarmente insidiosa, perché può avere
effetti di lungo periodo, finendo per trasmettersi di generazione in generazione, innescando un vero
e proprio circolo vizioso, poiché i giovani che nascono in condizioni di svantaggio, ai quali
vengono negate le opportunità di apprendere e condurre una vita autonoma e attiva, rischiano di
diventare gli esclusi di domani. Una delle forme più evidenti della povertà educativa è la
dispersione scolastica. Combattere la povertà educativa e promuovere un’educazione inclusiva e di
qualità per tutti sono alla base per il contrasto alle ingiustizie e disuguaglianze, che da sempre si
cerca di portare avanti, per offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le
opportunità di apprendimento durante tutta la vita e per tutti. L’approccio dell’educazione inclusiva
e dell’educazione interculturale è una dimensione trasversale a tutti gli ambiti di lavoro, soprattutto
nella scuola. Due i punti cardine su cui agire: l’educazione di giovani e adulti, come inclusione e
cittadinanza attiva, con un’attenzione particolare agli stranieri e lotta alla dispersione e abbandono
scolastico, da intendersi come lotta alla povertà educativa.