ALTO JONIO-04/12/2021: Lsu ed Lpu in attesa della fatidica fummata bianca
ALTO JONIO Vertenza Lsu ed Lpu: Governo e Regione impegnati a superare la precarietà salariale ed a stabilizzare a condizioni più eque e dignitose anche i lavoratori che operano nei piccoli comuni che, non disponendo i Comuni in cui prestano servizio delle risorse di bilancio necessarie, sono stati stabilizzati solo a 15/16/17 ore settimanali e con un salario da fame di 500/600 euro inferiore finanche al reddito di cittadinanza. Ne è convinto il Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito che ha ringraziato l’On. Bruno Bossio e l’On. Guccione per essersi spesi fin dalla prima ora a favore di questi lavoratori. Secondo quanto riferisce il Sindacalista della Cgil Laurito, anche questi lavoratori, se sarà recepito l’Emendamento all’Art. 32 della Legge di Bilancio presentato dal Sen. Misiani del PD e sostenuto sia dal Presidente Occhiuto che dal Sen. Mangiavalori di FI e che prevede un incremento di risorse pari a 18,5 milioni di euro annuali, verranno equiparati ai colleghi Lsu ed Lpu che, con il contributo sostanziale dei Comuni più grandi e le battaglie condotte dalle forze sindacali, sono già stati stabilizzati a 26/30 ore. Anche il Presidente Occhiuto, incalzato dalle forze sindacali che giovedì 2 dicembre hanno manifestato presso la sede regionale, dopo aver portato a 36 ore tutti gli LSU ed LPU in carico alla Regione, si è detto pronto a sostenere la vertenza di questi lavoratori e, attraverso il proprio ruolo di rappresentanza e la deputazione nazionale di riferimento, a fare la propria parte nei confronti del Governo per ottenere l’equiparazione del monte-ore lavorativo e del salario di questi padri e madri di famiglia che attendono da oltre 20 anni di essere stabilizzati a condizioni dignitose, evitando così di perpetrare le discriminazioni che si sono verificate finora. <E’ presto – ha commentatolo stesso Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito rivendicando come Cgil il merito di aver materialmente partorito il suddetto Emendamento – per abbassare la guardia e intonare il peana della vittoria perché l’Emendamento dovrà essere accolto dalla Commissione–Bilancio del Senato ed essere inserito nella nuova Legge di Bilancio, ma incrociamo le dita e manteniamoci pronti ad altre battaglie sindacali perché, oltre ad ottenere l’equiparazione del salario, questi lavoratori hanno bisogno di conquistare il diritto a una pensione altrettanto equa e decorosa, altrimenti dovranno vivere la propria vecchiaia con il solo misero salario sociale. Così come – ha concluso Vincenzo Laurito dicendosi pronto a riprendere la lotta sindacale se nei prossimi giorni non dovesse uscire la fatidica bandiera bianca – restiamo fortemente impegnati con il nuovo governo regionale affinchè le risorse storicizzate dalla Regione Calabria a favore di questo bacino di lavoratori vengano messe nella disponibilità dei Comuni, specie quelli più piccoli, per il rinnovo dei futuri contratti>.
Pino La Rocca