Trebisacce-09/12/2021: Tre comuni verso il voto di primavera e tra questi Trebisacce
TREBISACCE Sono circa mille i comuni italiani nei quali gli elettori saranno chiamati alle urne nella prossima primavera e, tra questi, oltre a tante città e capoluoghi, ci sono tre Comuni dell’Alto Jonio Calabrese: Castroregio, Plataci e Trebisacce. Mentre i due piccoli comuni arberëshe andranno alle urne per la scadenza naturale dei 5 anni di mandato, Trebisacce, come è noto, andrà alle urne per l’interruzione forzata della consiliatura e dopo circa un anno di commissariamento. Al momento non è stata resa nota la data della chiamata alle urne (nel 2017 si votò l’11 giugno), anche perché il Ministero dell’Interno, prima di fissare la data, dovrà tener conto dell’andamento della pandemia, ma si presume che l’appuntamento elettorale venga fissato nei mesi di maggio-giugno in concomitanza con alcuni Referendum la cui ammissibilità è tuttora in itinere. Ovviamente il voto amministrativo e quindi la campagna elettorale è un appuntamento importate per la vita di tutti i Comuni, siano essi piccoli come Castroregio e Plataci, siano essi più grandi come Trebisacce e così in tutti e tre i Comuni, anche se non se ne parla apertamente, sono già iniziate le manovre di avvicinamento al voto. Ma è chiaro che in tutti e tre questi Comuni la corsa alle candidature da parte dei futuri candidati-sindaci scatterà non appena sarà stato messo alle spalle il periodo delle festività. Ovviamente nei tre suddetti comuni del Comprensorio la situazione politica è ben diversa: nessuna novità di rilievo, infatti, a Castroregio ed a Plataci dove i due Sindaci in carica Alessandro Adduci e Francesco Tursi sono entrambi candidabili e probabili candidati. Per la cronaca il sindaco di Castroregio Alessandro Adduci è stato eletto primo cittadino alla guida della Lista “Insieme per lo sviluppo” nel 2017 a seguito delle elezioni anticipate svoltesi a causa della prematura scomparsa del compianto dr. Tonino Santagada avvenuta nell’ottobre 2016. Alessandro Adduci, che è stato a lungo il suo vice-sindaco, in realtà è in carica da soli 5 anni. Ben diversa la situazione del Sindaco di Plataci, l’Avv. Francesco Tursi che è primo cittadino del comune platacese dal 2007 e quindi da ben 15 anni a cui, comunque, la legge elettorale che riguarda i piccoli comuni consente un ulteriore mandato. Ben diversa la situazione di Trebisacce dove gli elettori sono chiamati alle urne anticipatamente a causa, come è ampiamente noto, della grave vicenda giudiziaria, tutt’altro che conclusa, che ha portato al dimissionamento del Sindaco e dell’intero Consiglio Comunale e che certamente finirà per avere un forte impatto anche sulla prossima consultazione amministrativa. In vista della quale, a sentire le voci che si rincorrono, l’assenza dell’ex Sindaco Franco Mundo tra i possibili candidati (non sarebbe candidabile per aver condotto già due consiliature e a prescindere dalla vicenda giudiziaria) ha sdoganato l’aspirazione di una pletora di candidati (almeno sei o sette, sia sui due fronti politici che nella società civile) i quali, pensando di avere le competenze e gli attributi adatti e supponendo che questo sia il momento giusto per l’assenza di un competitor agguerrito come l’ex sindaco Mundo, studiano per diventare sindaci sottovalutando, forse, le asperità di dover amministrare un Comune complesso e complicato come Trebisacce che, oltre tutto, uscirà fisiologicamente con le ossa rotte, (non certo per colpa della struttura commissariale!), da circa un anno di commissariamento. Finora delle varie cordate in via di allestimento su vari fronti e a prescindere dalle collocazioni politiche, si è parlato sommessamente e nel ristretto perimetro degli amici fidati, ma è chiaro che alla fine il successo, considerata la crisi e l’inesistente “appeal” di tutti i partiti politici, arriderà a chi, a prescindere dall’esperienza politica maturata finora, verrà giudicato più convincente e affidabile e soprattutto a chi, dotato di una spiccata personalità, avrà saputo fare sintesi, prima nel proprio campo, e successivamente nella società civile. La qual cosa non è per niente scontata!
Pino La Rocca