Cassano All’Ionio-04/02/2022: FESTEGGIATO SAN BIAGIO PATRONO DELLA DIOCESI NELLA BASILICA MINORE CATTEDRALE DI CASSANO

COMUNICATO STAMPA
 
FESTEGGIATO SAN BIAGIO PATRONO DELLA DIOCESI NELLA BASILICA MINORE CATTEDRALE DI CASSANO
 
“Vi consegno la parola cura. E chiedo tre doni: la coerenza, credibilità e onestà. Cosi come, abbiate cura della natura, di voi stessi, delle vostre relazioni, dei diritti sanitari, dei diritti e dei doveri. Facciamo come il profeta Ezechiele, che non si arrende alla mondanità, abita la storia, va oltre e anticipa il futuro”. L’olio per l’accensione della lampada votiva, è stato offerto dal Comune di Montegiordano, rappresentato dal sindaco Rocco Introcaso. Non abbiamo molte notizie storiche su san Biagio, ma sappiamo che la Chiesa lo venera come Vescovo e martire degli inizi del IV secolo in Armenia, l’attuale Turchia. Nella tradizione agiografica si attribuisce a san Biagio protezione da tutte le malattie della gola. Si narra infatti che, mentre il Vescovo non volendo rinnegare la fede in Gesù Cristo veniva condotto al supplizio, guarì un fanciullo che soffocava a causa di una lisca di pesce conficcatasi in gola. San Biagio affrontò il martirio nella certezza che Cristo ha vinto la morte e che nel Suo Nome possiamo anche perdere la vita biologica ma salviamo la vita eterna.
Nella liturgia della Parola cogliamo una delle immagini più espressive che rimandano all’amore di Dio per ciascuno di noi: la figura del pastore.
Il profeta Ezechiele, in un tempo di corruzione e di sbandamento, mette in luce qual è il posto che Dio stesso vuole occupare nella vita di Israele. Dice: 
“Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura […] io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine  [… ] le radunerò da tutte le regioni […] le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti di Israele […] io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare […] andrò in cerca della pecora perduta […] fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia”.
E così abbiamo pregato con le parole del Salmo 23 : “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla […] anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me […] bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita”.
Parlare di pastori e di gregge nella nostra società digitale e mediatica può sembrare fuori tempo, ma non lo è perché la figura del pastore simboleggia la cura: nel mondo rurale il pastore conosce le sue pecore ad una ad una, i loro bisogni, le loro debolezze, il loro passo veloce o zoppicante. Gli occhi del pastore anche di notte sono attenti al minimo rumore sospetto; il pastore buono è un uomo dedito al suo gregge, lo ama, lo guida saggiamente 
e sa difenderlo. In Israele venivano chiamati pastori tutti coloro che con disinteresse e tenerezza avevano a cuore le sorti del popolo, dei più deboli e indifesi; nella coscienza del popolo il modello di pastore è Dio stesso e, per questo, i pastori veri amano come ama Dio.
Nel Vangelo di Giovanni è Gesù il pastore amorevole e compassionevole che si prende cura di tutti, in modo particolare delle “pecore più deboli”. Amore, servizio e coerenza sono i tratti distintivi con cui l’evangelista presenta Gesù, il Maestro che lava i piedi dei suoi discepoli e che offre la vita per il riscatto di tutti. Lodiamo il Signore “gloria e corona dei Santi” e, nella ricorrenza liturgica di san Biagio, chiediamo per sua intercessione, tre doni.
Il primo: per il Vescovo e tutti i presbiteri della Diocesi, chiediamo il dono della coerenza per essere pastori ad immagine e somiglianza di Gesù, disponibili all’ascolto vero, pronti a dare tutto senza pretendere nulla, solidali con tutti, in particolare con i più fragili e più deboli.
Il secondo: per tutta la Chiesa diocesana, imploriamo il dono della credibilità che dipende dal riconoscere che Gesù è al centro di ogni 
pensiero e di ogni azione. Chiediamo una Chiesa appassionata del Signore fino ad essere trasparenza del Vangelo di salvezza in attesa del compimento del Regno di Dio. Infine chiediamo per gli uomini e le donne impegnati nelle Istituzioni politiche, il dono dell’onestà e della intelligenza perché riconoscano le necessità della gente.
Affidiamo a San Biagio i 22 Comuni di questa Diocesi e supplichiamo il Signore di custodire il nostro desiderio di essere santificati.
✠Francesco Savino, Vescovo