Trebisacce-14/02/2022: Tentato omicidio, assolto dopo 9 anni un giovane del posto
TREBISACCE Dopo ben 9 anni dal primo grado di giudizio è stato assolto “perché il fatto non sussiste”, dall’accusa di tentato omicidio, assolto anche per “non aver commesso il fatto” in ordine al reato di rapina, mentre è stato prescritto, sempre a suo carico, il presunto reato di lesioni personali. Parliamo di G. L. V. di Trebisacce, che all’epoca dei fatti aveva 26 anni e oggi ne ha 35. Il tutto, seconda una nota-stampa diffusa dallo Studio Legale Mundo di Trebisacce, nasce da una denuncia di un giovane marocchino, S. S. commerciante ambulante domiciliato a Trebisacce che all’epoca aveva 43 anni, che nel lontano 27.05.2013 ha accusato tre giovani di Trebisacce di aver tentato di ucciderlo con colpi di pistola, di averlo picchiato a sangue e di averlo rapinato sotto la minaccia di un’arma da fuoco. In data 11 febbraio 2022, sempre secondo la suddetta nota-stampa, il Tribunale di Castrovillari presieduto in composizione collegiale dalla Dr.ssa Grimaldi, dopo una lunga Camera di Consiglio, lo ha dichiarato assolto da tutti i capi d’imputazione. Situazione ben diversa, invece, per gli altri 2 indagati che all’esito del giudizio abbreviato richiesto dal loro legale sono stati condannati a 2 anni e 8 mesi di carcere, regolarmente scontati, e a 1.500 euro di multa. <Con la Sentenza dell’11 febbraio scorso – si legge nella nota dello Studio Legale Mundo – si pone fine ad una triste vicenda che ha coinvolto un giovane del posto, oggi trentacinquenne, che ha dovuto affrontare una lunga battaglia giudiziaria durata ben 9 anni prima di vedersi assolto da accuse così gravi. Purtroppo – si legge sempre nella nota sottoscritta dagli Avvocati Francesco Mundo, Barbara De Paola e Giuseppina Gatto – la scelta del rito abbreviato ha penalizzato gli altri 2 indagati in quanto il Giudice si è avvalso delle dichiarazioni immediate della parte offesa, che nel corso del giudizio ordinario è apparso confuso e impreciso tanto da far chiedere al P.M. Dr.ssa Manera, cosa abbastanza paradossale, prima l’arresto come coimputati e poi l’assoluzione per tutti i capi di imputazione. La vicenda giudiziaria conclusasi in modo favorevole per G.L.V., – si legge infine nella nota dei suoi legali convinti del fatto che la sentenza, oltre che fiducia nella magistratura ha riportato e serenità anche in seno alle rispettive famiglie – apre ora le porte anche agli altri 2 coimputati G. L. e A.D. di Trebisacce che hanno già scontato la pena i quali, come ha già anticipato il loro legale, certamente chiederanno la revisione del processo, per vedere ripristinata la verità e la loro dignità>.
Pino La Rocca