Trebisacce-16/03/2022:     IL GUERRIERO DELLA VITA  

                                    

           IL GUERRIERO DELLA VITA  

 

La differenza tra un guerriero e un uomo comune è che l’uomo prende tutto come una benedizione o una sciagura, mentre il guerriero prende tutto come una sfida, e le sfide non sono né buone né cattive: sono semplicemente sfide”(Carlos Castaneda)

Il guerriero del quale scriviamo fin da piccolo possedeva il classico fuoco sacro per le discipline da combattimento, che non vedeva come una semplice pratica sportiva, ma come una vera e propria sfida con se stesso, come una ragione di vita, un mezzo attraverso cui superare ogni limite, ogni paura, ogni difficoltà.

Quel bambino iniziò la pratica sobbarcandosi di innumerevoli sacrifici di ogni genere, pur di inseguire il sogno di diventare un campione, per cui iniziarono gli allenamenti e le rinunce, i viaggi in Italia e all’estero, le prime gare.

Ebbene, il sogno divenne realtà e, piano, piano, il bambino che intanto è diventato un uomo, si è ritagliato un posto di prestigio nel mondo degli sports da combattimento, diventando un grande campione e un grande Maestro.

Parliamo di Giuseppe Rossini, ancora giovanissimo, eppure con una notevole esperienza alle spalle, in possesso di quelle virtù tradizionali che, purtroppo, non esistono più.

Valori quali umiltà, modestia, disponibilità umana, sensibilità, coraggio, perseveranza, spirito di abnegazione, attaccamento alla propria famiglia, sembrano oggigiorno scomparsi, mentre Giuseppe li persegue quotidianamente, trasferendoli anche nella sua attività in palestra, donando ai suoi allievi non soltanto conoscenze tecniche super affinate, ma anche degli esempi di vita, che serviranno loro a diventare grandi campioni e grandi uomini del domani.

In un periodo storico come quello che stiamo attraversando, dominato da Covid e venti di guerra, l’attività sportiva , soprattutto quella delle palestre, è stata penalizzata tantissimo, ma il Maestro Rossini ha sempre seguito i suoi allievi, standogli vicino moralmente e, in ogni occasione, non ha mancato di trasmettere il suo sapere e le sue conoscenze.

Ed ecco i motivi per cui è amato da chi lo segue con passione, rispettato dai suoi colleghi e, perché no, anche temuto da chi, al contrario, ha perso di vista i valori tecnici ed umani.

Noto per la sua grandissima tecnica, che ha affinato nel corso degli anni, grazie ad un meticoloso lavoro su se stesso, sulla biomeccanica del movimento, sulla corretta alimentazione, su un modo di vivere sano e a contatto con la natura, il Maestro Giuseppe Rossini non ha mai disdegnato di dare buoni consigli a chi vuole approcciarsi alle discipline da combattimento in modo serio e responsabile.

Adorato dalla sua famiglia, dalla moglie e dai suoi due figli, possiamo considerarlo come un guerriero non soltanto sul ring ma anche nella vita, proprio perché continua a lavorare duro, dimostrando cosa significa davvero essere un grande Maestro e un grande Uomo.

Non tutti i giovani della sua età sono propensi a fare i sacrifici che, invece, lui fa con impegno e dedizione.

L’Asd Accademia Arti Marziali del Maestro Rossini è un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano crescere da un punto di vista tecnico e proprio qualche giorno addietro in Puglia, nel corso di un interessantissimo evento, il Maestro Rossini ed i suoi fedelissimi allievi Vincenzo Petta e Andrea Papparella, hanno dimostrato che, nonostante  la pandemia, la loro caratura tecnica è rimasta intatta, infatti su tre partecipanti si sono aggiudicati due primi posti e un secondo posto.

Questi due ottimi atleti seguono fin da piccoli il Maestro Rossini ed attorno a loro ruota un gruppo di praticanti motivatissimi, che prendono esempio dal loro comportamento per riuscire ad ottenere gli stessi successi e conoscendo la tenacia del loro Maestro certamente ci riusciranno.

Giuseppe Rossini appartiene alla categoria di persone che credono fermamente in se stessi e nelle proprie potenzialità, ma lo fanno con umiltà, cercando di far comprendere agli allievi che non basta saper tirare un calcio o un pugno per diventare qualcuno, ma è necessario abbinare a tutto ciò delle conoscenze specifiche che spaziano dalla fisiologia umana, alla anatomia, alla gestione dello stress.

Insomma, questo vuol dire davvero essere Maestri e Giuseppe Rossini lo dimostra ogni giorno: non soltanto sui ring e sui tatami, ma anche nella vita, diventando un esempio positivo da imitare e da seguire.

RAFFAELE BURGO