Alto Jonio-18/03/2022: Sanità,l’ex CIM senza un medico. Pazienti invisibili

TREBISACCE Sanità: mentre l’intero Comprensorio… aspetta e spera che venga riaperto l’Ospedale e sogna di veder nascere tante “Case di Comunità” e tante “Case della Salute”, la Medicina Territoriale continua ormai da 4 anni ad essere orfana di un dignitoso servizio di assistenza verso le persone affette da disturbi mentali e psichiatrici. A denunciare questa grave lacuna è stato il Dr. Luigi Bria Medico di Medicina Generale di Villapiana il quale, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, ha invitato il Sindaco Avv. Paolo Montalti ad attivarsi, insieme agli altri Sindaci dell’Alto Jonio, per richiamare l’attenzione delle autorità sanitarie regionali e provinciali su una patologia, quella appunto psichiatrica troppo spesso sottaciuta e per ottenere l’assegnazione dei Medici necessari per far funzionare il Centro ATP (assistenza territoriale psichiatrica) di Trebisacce. <In un momento storico così difficile e complicato, – ha dichiarato il Dr. Luigi Bria – nel quale si avverte con maggiore forza la necessità di un aiuto psicologico verso le persone più fragili, le istituzioni locali devono far sentire la propria voce e rivendicare il diritto a un servizio necessario ed imprescindibile per quanti, loro malgrado, vivono momenti di difficoltà e chiedono un aiuto>. Siamo infatti in presenza di una patologia, oggi purtroppo molto diffusa, che viene completamente trascurata tanto che rende queste persone pressoché “invisibili”, quasi inesistenti, il cui gravoso fardello, scomparsi gli amici di sempre, finisce per pesare solo sulla famiglia. L’ex CIM (centro di igiene mentale), poi ribattezzato CSM (centro di salute mentale) e oggi Centro ATP di Trebisacce, è ormai in agonia in quanto, dopo il pensionamento prima della Dr.ssa Enza La Sorte e a seguire quello della Dr.ssa Enza Maierà, tranne una breve parentesi in cui era stata distaccata una Dr.ssa da Corigliano, è da alcuni anni senza l’imprescindibile presenza di figure mediche, indispensabili per procedere all’inquadramento diagnostico, alla prescrizione terapeutica e ad un qualsivoglia orientamento sulla problematica rappresentata dal paziente. La qual cosa mette così le due uniche infermiere rimaste in servizio insieme all’unica Assistente Sociale Anna Laviola nella difficile e rischiosa condizione di doversi sostituire ai Medici. Da quanto è dato sapere, attualmente sia presso l’ATP di Corigliano che presso l’ATP di Rossano sono in servizio 2 Medici per parte, mentre Cariati e Trebisacce da tempo ne sono completamente sprovvisti. Ma mentre i 2 Medici di Rossano si alternano per coprire anche il Centro ATP di Cariati per qualche giorno alla settimana, il Centro ATP di Trebisacce rimane completamente scoperto e a nulla sono valse finora le sollecitazioni presso l’Asp di Cosenza (unico Comune a far sentire di recente la propria voce è stato Amendolara) di poter disporre la presenza di un Medico almeno per un giorno alla settimana. E’ forse chiedere troppo? Forse sì, perché in questo spicchio di territorio, isolato ed emarginato, la sanità è un miraggio per tutti e lo è ancora di più se il paziente appartiene alla categoria dei malati “invisibili”.

Pino La Rocca