Trebisacce-05/04/2022: Nuova S.S. 106,spariti gli svincoli…e nessuno protesta

I 4 svincoli superstiti
impalcato-viadotto-saraceno
Lavori 3° Megalotto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TREBISACCE Nuova S.S. 106: si doveva fare, non si doveva fare! In realtà si poteva mediare con il raddoppio dell’esistente! Almeno dove (Piana di Sibari) il tracciato lo consentiva! Si sarebbe ottenuto lo stesso risultato senza però devastare il territorio e senza spendere 1miliardo e 300milioni di risorse pubbliche. Alla fine si sta facendo, e anche in modo spedito, ma lo si sta facendo male perché le scelte sono state fatte in modo unilaterale e senza tenere in debito conto delle indicazioni dei Sindaci e delle esigenze del territorio. E’ come se si stesse pensando solo a creare una direttiva veloce e sicura per il traffico verso il Sud e verso il Centro-Nord senza avere alcun rispetto per le esigenze della realtà locale che, nell’assordante silenzio dei Sindaci, viene completamente mortificata dall’Anas e dal General Contractor. Questa volta parliamo degli svincoli, nei prossimi  giorni parleremo delle fantomatiche opere compensative sparite nel nulla. In partenza gli svincoli dovevano essere 7: Cassano, Francavilla-Cerchiara, Villapiana, Trebisacce, Albidona-Trebisacce, Amendolara e Roseto. Alla fine sono rimasti solo 4, perché sono stati elisi, con il pretesto di risparmiare risorse, lo svincolo di Villapiana, quello di Amendolara e quello di Albidona-Trebisacce che doveva sorgere in Contrada Pagliara e servire sia per l’innesto della Provinciale 153 che porta ad Albidona e Alessandria del Carretto che per Trebisacce Nord. Ma oltre a Villapiana e Amendolara che hanno visto cancellare il proprio svincolo, il torto più grave, subito anche a causa della prolungata assenza della controparte al Comune, è stato compiuto ai danni di Trebisacce che sull’attuale Statale gode di ben 3 svincoli, mentre sulla nuova S.S. 106 ne avrà solo uno e per di più incompleto perché non bidirezionale come gli altri tre svincoli superstiti. L’unico svincolo per Trebisacce infatti sorgerà all’altezza del torrente Saraceno, all’uscita della galleria, lato Sibari, che sarà realizzata sotto Mostarico. Ma la cosa più grave è che mentre per gli altri 3 svincoli saranno bi-direzionali nel senso che sarà consentito entrare ed uscire sia verso Nord che verso Sud per quello di Trebisacce sarà invece possibile imboccarlo per entrare in città venendo dal lato Sibari e imboccarlo in uscita nella direzione Sud (Sibari, Cosenza, Reggio C.). Per chi invece è diretto, o proviene da Nord (lato Taranto-Bari) sia per immettersi sia per uscire dalla nuova S.S. 106 dovrà percorrere la strada attuale fino a Roseto. Insomma, chi è diretto verso Taranto o proviene dalla stessa direzione ed è diretto a Trebisacce dovrà percorrere circa 15 chilometri prima di entrare o uscire dalla nuova arteria. Ma chi ha consentito per il comune più importante dell’Alto Jonio, ed uno più importanti della Calabria, questo tipo di progettazione per lo svincolo? E’ chiaro ed evidente che, se il progetto esecutivo sarà realizzato così come è stato unilateralmente definito dall’Anas e dalla Sirio, i comuni che hanno perso lo svincolo e Trebisacce che avrà uno svincolo “zoppo” saranno fortemente danneggiati non solo per la mobilità locale, ma soprattutto in chiave turistica in quanto l’accessibilità stradale, ferroviaria e aeroportuale genera maggiori opportunità e maggiore ricchezza. Per i Sindaci della zona,a partire da Villapiana e Amendolara, è forse il caso, dunque, di riprendere la battaglia e, se necessario, salire sulle barricate.

Pino La Rocca