ALTO-BASSO JONIO-25/07/2022: Cronaca di due casi di malasanità

Cariati
Chidichimo-ospedale

ALTO-BASSO JONIO.  Mancano i medici e così sia nell’Alto che nel Basso Jonio la sanità, in barba ai proclami fatti registrare subito dopo le Regionali circa la ri-apertura degli ex Ospedali di Trebisacce e di Cariati, continua a regredire ed a registrare disservizi e disfunzioni che mettono a rischio la salute dei cittadini. Due i casi di malasanità registrati entrambi nella giornata di domenica 24 luglio nel Basso e nell’Alto Jonio. Così, rimanendo nella metafora dell’antica Grecia… se Atene (Cariati) piange, Sparta (Trebisacce) certamente non ride! A tornare a sollevare il problema della carenza di Medici è ancora una volta il capo-gruppo alla Regione del Movimento 5Stelle Davide Tavernise  il quale torna a chiedere al Presidente Occhiuto di reperire i Medici che mancano per riaprire i due Ospedali cosiddetti “di periferia” di Cariati e Trebisacce accomunati nello stesso amaro destino in quanto entrambi chiusi da ben 12 anni (2010) e mai riaperti nonostante, come si diceva, gli impegni solennemente assunti e puntualmente disattesi da parte dei vecchi e dei nuovi inquilini della cittadella regionale. “La sanità in Calabria è abbandonata a se stessa ed io – scrive il consigliere regionale Davide Tavernise come unica voce “clamans in deserto”, mi sento scoraggiato e impotente. Ho appena telefonato – aggiunge Tavernise – a chi in questo momento riveste una posizione di garanzia per la salute di migliaia di cittadini (il neo Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano) per invitarlo a trovare una soluzione più che mai urgente”. Lo stesso Tavernise, con le antenne al vento per captare i segnali che vengono dalle popolazioni locali, denuncia il caso del Punto di Primo Intervento presente nell’ex Ospedale di Cariati che rischia l’interruzione del servizio per la carenza di personale medico, tanto che domenica 24 luglio, secondo quanto ha denunciato Tavernise, dalla mattina fino alle ore 20.00, è rimasto affidato al solo personale infermieristico. “Un problema – ha commentato l’on. Davide Tavernise – che potrebbe ripresentarsi anche in settimana aggravando così l’esplosiva situazione in cui già versa il Pronto Soccorso di Corigliano-Rossano, sia per la mancanza di personale che per l’impennata dei ricorsi alle cure mediche dettate dalla recrudescenza del Covid”. Situazione analoga, se non addirittura più grave, e che l’on. Tavernise avrebbe fatto bene a segnalare, presso l’ex Ospedale di Trebisacce dove l’emergenza sanitaria, nel vasto Comprensorio che va da Rocca Imperiale a Cassano Jonio, rimanendo il “Chidichimo” ermeticamente chiuso nonostante le sentenze dei Giudici, è affidata a un fantomatico Pronto Soccorso dove i Medici fanno i salti mortali per assicurare la turnazione h/24 e dove il servizio 118 continua a gravare sulle spalle di due soli Medici che non possono certo coprire tutti i turni, tanto che nei frequenti casi in cui non c’è disponibilità di Medici, l’Ambulanza parte con il solo personale infermieristico. Sintomatica, a questo proposito, l’emergenza in cui è venuto a trovarsi il Pronto Soccorso di Trebisacce nella stessa giornata di domenica 24 luglio in cui, in presenza di due gravi emergenze che richiedevano l’urgente trasferimento dei due pazienti presso gli Ospedali di riferimento, non c’erano Medici disponibili in tutto il Distretto dell’ex Asl n. 3 di Rossano per cui i due pazienti, dopo un’affannosa ricerca di Medici, sono stati trasferiti con il supporto del solo personale infermieristico. Una domenica passata al telefono, quella del consigliere regionale Davide Tavernise che, non essendo nella stanza dei bottoni, può solo vigilare e denunciare e così chiude il suo dire con una denuncia forte: “Come possiamo parlare di futuro della nostra Regione in queste condizioni? Oggi è uno di quei giorni in cui mi viene veramente voglia di gettare la spugna. A volte sembra davvero che le cose non cambieranno mai. Forse, almeno di domenica, sarebbe meglio andare al mare e spegnere il telefono, ma non ci riesco. I Calabresi – aggiunge Tavernise – devono avere un sussulto di orgoglio e di dignità e prendere coscienza che comunque questa situazione è un pò colpa di tutti noi. Con che faccia – conclude l’On. Tavernise con lo sguardo rivolto al prossimo 25 settembre – oggi si può andare a chiedere il voto in queste condizioni? Chiedo perciò scusa per questa porcheria… Chiedo scusa al mio territorio per questa vergogna!”.

Pino La Rocca