Villapiana-02/08/2022: Tragico incidente sulla s.s. 106. Due le vittime e cinque i feriti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VILLAPIANA Ancora sangue sulla famigerata S.S. 106 che continua a mietere vittime ed a portare dolore e lutto nelle famiglie. Un gravissimo incidente stradale si è infatti verificato questa mattina verso 9.30 sulla cosiddetta S.S. 106 ammodernata e precisamente al Km. 377,200 che scorre lungo il tratto che porta da Villapiana a Trebisacce. Pare proprio nel tratto in cui si interrompe la sorveglianza del tutor che controlla che la velocità non superi gi 90 km./h.  Ancora da ricostruire l’esatta dinamica del tragico incidente che ha coinvolto un mezzp pesante e 3 autovetture, con il pesantissimo bilancio di 2 vittime finora accertate e di 5 feriti, di cui, uno più grave, è stato trasferito presso l’Annunziata di Cosenza dall’Elisoccorso che è atterrato sul nastro stradale nei pressi dell’incidente. Secondo una prima ricostruzione pare che un’auto utilitaria, nell’effettuare un sorpasso azzardato, si sia scontrata con un Tir che viaggiava in senso opposto. Sempre secondo le prime indiscrezioni pare che nell’inutile tentativo di evitare l’impatto con l’auto, il Tir sia sbandato invadendo l’altra corsia, coinvolgendo nell’incidente altre due vetture che erano in transito e finendo la sua corsa nella scarpata sottostante insieme all’utilitaria. Sul posto, considerata la gravità del sinistro e le persone coinvolte, oltre all’Elisoccorso, è intervenuta la Polizia Stradale di Trebisacce, i Carabinieri di Villapiana e Trebsacce, ben 3 ambulanze del 118 (Trebisacce, Cassano Jonio e Castrovillari), i Vigili del Fuoco di Castrovillari, i VV.FF. Volontari di Trebisacce ed il personale dell’Anas. Ovviamente la strada statale 106 “Jonica” è temporaneamente  chiusa in entrambe le direzioni anche per consentire alle Forze dell’Ordine l’effettuazione dei rilievi e l’identificazione delle persone coinvolte e per consentire ai VV.FF. di estrarre dalle lamiere dei mezzi sia le vittime che i feriti.

Pino La Rocca