Trebisacce-13/02/2012: Dai rappresentanti politici una lettera di solidarietà ai medici dell’Ospedale
Sig.
Direttore Generale ASP
COSENZA
Apprendiamo dalla stampa un pretestuoso e duro attacco professionale e personale contro i medici dell’ospedale di Trebisacce, responsabili di aver denunciato il grave pericolo cui vanno incontro i cittadini dell’Alto Ionio Cosentino in caso di malattia e la loro preoccupazione ,lecita, di non poter garantire,per i mezzi e le persone a loro disposizione, le necessarie cure in caso di urgenza.
A loro esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà per l’impegno quotidiano continuo e lo spirito di abnegazione che li ha contraddistinti, da tre anni a questa parte,costringendoli a lavorare in un contesto di grande precarietà e solitudine.
La denuncia dei medici altro non vuol essere che una severa critica “tecnica”ad un piano della riorganizzazione della rete ospedaliera insufficiente e carente, in una zona ampia su cui gravitano dieci paesi montani collegati a Trebisacce da strade impervie e pericolose, spesso impraticabili,soprattutto d’inverno.
La lettera dei medici del 6.2 u.s. , non può che essere intesa quale atto di insubordinazione verso la Direzione Aziendale o una fuga dalle proprie responsabilità,ma vuole evidenziare errori nella scelta politica e soprattutto una insufficiente e approssimativa organizzazione del lavoro e dei mezzi a disposizione nel P.P.I., che non può garantire adeguata assistenza medica ai pazienti,in quanto sostanzialmente ridotto ad una buona guardia medica,peraltro senza le pubblicizzate ambulanze medicalizzate.
Proprio perché conoscono il codice di comportamento e le difficoltà cui si vanno incontro quotidianamente con il previsto P.P.I.,hanno voluto evidenziare ,allo stato,la necessità che il lavoro dei medici impegnati nel pronto soccorso o P.P.I.,venga assistito dagli anestesisti.
Tanto è vero che,proprio in questi giorni i sanitari del Pronto soccorso ,gli anestesisti e tutti i medici sono intervenuti salvando più vite umane,per come riportato già dalla stampa.
Ricordiamo altresì che, per gli ospedali spock di Corigliano e Rossano sono in servizio n° 14 anestesisti ,certamente sufficienti per garantire l’ordinario servizio,peraltro coadiuvati dai colleghi di Trebisacce da oltre tre anni.Ecco le incongruenze!!!
Noi siamo convinti e lo ribadiamo che la chiusura dell’ospedale di Trebisacce è stato un grave errore politico che causerà danni notevoli al comprensorio dell’Alto Ionio e ai cittadini di Trebisacce.
Così come ci preoccupano ancora di più le affermazioni di Scopelliti ,che di fronte alle evidenti carenze del Piano di rientro ,evidenziate anche dal Presidente della commissione parlamentare degli errori sanitari,non trova di meglio che polemizzare pretestuosamente invitandolo a verificare anche altre regioni.
Ecco perché manca la volontà politica!
Noi per quel che ci compete, vigileremo attentamente nel caso in cui si dovessero rendere necessari interventi sanitari che non potranno essere garantiti adeguatamente.Denunceremo con forza le responsabilità, anche giudiziariamente.
Pertanto ,ancora una volte Le chiediamo di soprassedere ad ogni decisione di smantellamento,anche in considerazione della mancata approvazione definitiva del Piano di rientro e soprattutto della mancata definizione dei lavori intrapreso con i sindaci dai tecnici della Regione su incarico di Scopelliti.
Sicuri della comprensione,si porgono distinti saluti.
Trebisacce lì 12.2.2012
On.Mario Franchino
Avv.Franco Mundo
Avv. Giuseppe Ranù
Mario Melfi
I Sindaci dell’Alto Ionio Cosentino
Presidente comunità Montana
Presidente Unione dei comuni “La via del Mare”