Amendolara-23/10/2022:      Ad Amendolara convegno su Caterina Tufarelli Palumbo, prima Sindaco d’Italia.

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     Ad Amendolara convegno su Caterina Tufarelli Palumbo, prima Sindaco d’Italia.

 

Presso la sala Consiliare, del Comune dii Amendolara, organizzata dal Gruppo Consiliare “Amendolara Domani”, Consiglieri Maria Rita Acciardi e Rocco Falsetti, si è tenuto il convegno “Donne di Calabria -Caterina Tufarelli Palumbo- prima Sindaco d’Italia”, con la proiezione del docufilm che ripercorre la storia della prima donna sindaco in Italia, ricostruita attraverso filmati e immagini di repertorio, illustrazioni animate ed alcune testimonianze. Una coproduzione Calabria Film Commission e Anele, in collaborazione con Rai Cultura, da un’idea produttiva di Giovanni Minoli.        A dare volto e voce alla protagonista è l’attrice Tea Falco.  Caterina Tufarelli Palumbo viene eletta Sindaco nel comune di San Sosti (Cs) a soli 24 anni, dopo le elezioni del 1946, le prime in cui le donne possono votare ed essere votate. Dopo essersi laureata in giurisprudenza a Roma, si impegna da subito per ricostruire San Sosti, piccolo borgo montano nel Parco Nazionale del Pollino. Grazie all’amicizia nata ai tempi del collegio romano con le figlie di Alcide De Gasperi, che nel frattempo era diventato Presidente del Consiglio dei ministri, ottiene i fondi per ricostruire la maggior parte delle opere ed infrastrutture distrutte dalla guerra.

I lavori del Convegno hanno avuto inizio con il saluto del Vice Sindaco Gregorio Scigliano, che, nel dare il benvenuto ai presenti, ha ricordato alcuni profili di donne calabresi che si sono particolarmente distinte ed ha poi plaudito alla nomina di Giorgia Meloni, prima donna in Italia, a rivestire la carica di Presidente del Consiglio.

A seguire la proiezione del bellissimo docufilm sulla vita di Caterina Tufarelli Palumbo, con interviste a testimoni come la deputata Giusy Versace, lo scrittore Claudio Cavaliere, l’ex sindaca di Rosarno Elisabetta Tripodi, la cugina Maria Rita Acciardi, il parroco di San Sosti Monsignor Carmelo Perrone, il figlio Giorgio Pisani e la nipote Camilla Pisani. A fare da sfondo al racconto, i luoghi della Calabria in cui Caterina ha vissuto e lavorato come la sua casa a Castrovillari, Villa Katty, il borgo di San Sosti,  Nocara, Amendolara, San Giovanni in Fiore ed il Santuario della Madonna del Pettoruto, a cui era devota. Il docufilm è stato molto apprezzato ed ha registrato la grande attenzione e partecipazione del pubblico presente.                                                                A seguire la giornalista Antonella Daloiso, che ha ripercorso le tappe dell’emancipazione femminile, a partire dal dopoguerra ai nostri giorni, inserendo, in tale contesto, la figura di Caterina Tufarelli Palumbo, di cui ha tracciato il profilo umano, politico, culturale e sociale e la grande disponibilità verso i più fragili e bisognosi nel difficile momento della ricostruzione postbellica. Ha, quindi, nel suo ruolo di moderatrice, dato la parola a Simona Colotta, Sindaco di Oriolo, che ha evidenziato la figura di Caterina nella sua declinazione del servizio alla comunità, ha poi parlato del ruolo del Sindaco nella nostra società e delle difficoltà nello amministrare, allora come oggi, in un contesto come quello calabrese e la tanta strada che ancora occorre fare per una effettiva parità uomo/donna. A seguire l’intervento di Rosanna Mazzia, Sindaco di Roseto, che ha ripercosso l’itinerario di Caterina, amministratrice moderna, antesignana di innovazione e voglia di cambiamento, attenta ai bisogni dei propri cittadini con un approccio di cura e di attenzione proprio delle donne. La storia di Caterina è per lei un forte messaggio per le giovani donne di oggi. Ha poi posto l’accento sulle tematiche territoriali e sulla drammatica migrazione dei nostri giovani, vera piaga del Meridione. La parola è passata poi a Maria Rita Acciardi, già Sindaco di Amendolara e attuale Capogruppo di “Amendolara Domani , cugina di Caterina, della quale ha ricordato il profondo senso civico, l’attaccamento al territorio ed ai suoi valori, il desiderio di supportare le classi più deboli, la promozione della cultura, la costruzione dell’asilo nido, del cinema-teatro, del Municipio e dell’orologio cittadino per permettere ai contadini di non lavorare oltre le ore per le quali venivano pagati. Da donna moderna ha mostrato tutto il suo impegno per l’emancipazione femminile, sdoganando, tra l’altro, l’uso della bicicletta, considerato al tempo un mezzo di dubbia moralità per le donne. Maria Rita Acciardi ha poi ricordato che nel 2016 l’allora Presidente della Camera Laura Boldrini decise di inaugurare la “Sala delle Donne” a Palazzo Montecitorio, dove, assieme ad altre donne esemplari che hanno avuto un ruolo di rilievo nella Repubblica italiana, ce ne sono alcune che furono sindaco e, tra queste, la nostra Caterina Tufarelli Palumbo.        A chiudere i lavori la testimonianza del figlio Giorgio Pisani che ha ripercorso ricordi familiari, tracciato la storia di una donna fondamentalmente semplice, che non amava le luci della ribalta, non solo amministratrice premurosa e rispettosa dei suoi concittadini, artefice di tante opere ed infrastrutture che hanno cambiato, in quegli anni del dopoguerra, il volto di San Sosti, ma anche madre e moglie amorevole, amante dei fiori, della natura e del bello e dotata di una fede e di una religiosità innate. Ha chiuso il suo intervento ringraziando il Gruppo Consiliare “Amendolara Domani”, i relatori e tutti i partecipanti per la calorosa, affettuosa, accoglienza e l’estrema attenzione con la quale gli intervenuti tutti hanno seguito i lavori.