Rocca Imperiale- 28/11/2022: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne/ Incontro sul tema: Con le Donne, Per le Donne
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Incontro sul tema: Con le Donne, Per le Donne
Il 27 novembre si è celebrata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, anche se ricorre il 25 novembre, e sul tema: “Con le Donne, Per le Donne- Spezziamo insieme la violenza di genere”, si è consumato l’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale, nella Sala Consiliare “Avv. E. Camerino”, presso il Monastero dei Frati Osservanti. Al tavolo dei relatori: Giuseppe Ranù (Sindaco di Rocca Imperiale), Rosaria Suriano (Assessore alle Pari Opportunità), Sabrina Favale (Assessore alla Cultura), Annamaria Corrado (Psicologa), Ilaria Di Leo (Avvocato), Antonella Franco (Avvocato), Maria Francesca Santarcangelo (Avvocato). Alle riprese video per la diretta su Fb, Vincenzo Mauro. Presenti tra il pubblico quasi tutti gli amministratori comunali: Buongiorno Marino (Presidente del Consiglio), Antonio Favoino (assessore al Turismo e Vice Presidente dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia di Calabria), Gallo Silene (deleghe alla Sanità, Diversamente abili,Assistenza anziani, Welfare); Bonavita Mariateresa (deleghe ai Rapporti con la Chiesa, Tradizioni, Borgo), ecc, i carabinieri con il comandante Guido Della Sala, la Polizia Municipale, Vincenzo Marino (Presidente Consorzio per la Tutela del Limone), e diversi soci delle varie associazioni che operano sul territorio e tante donne interessate alla problematica e anche uomini che condividono il principio della parità di genere. E contro la violenza. Ogni relatore, attraverso il proprio ambito di competenza, ha fornito utili informazioni a supporto del tema. “Noi dobbiamo essere attenti a cogliere ogni segnale che la donna ci manda” è stato detto sul messaggio della Prevenzione, perché tutto questo è sicuramente positivo e rappresenta un interesse verso la terribile piaga della violenza sulle donne. Parlarne, tenere i riflettori accesi è essenziale! -“Al di là della retorica e delle frasi ad effetto vorrei ricordare a tutte/i noi ciò che possiamo e dobbiamo fare tutti i giorni, non solo il 25 novembre”, è stato sottolineato. Come professionisti ascoltiamo delle Donne vittime di violenza e dalla loro storia riusciamo a cogliere i segni di un disagio tra cui la violenza non solo fisica che la donna subisce. E’ un ruolo importante che abbiamo e di cui dobbiamo assumerci la responsabilità, essere parte attiva nel riconoscere ogni piccolo segno ed attivarci a fare la nostra parte: intercettare, accogliere ed informare la donna su ciò che è possibile fare. Solo divulgando il più possibile le informazioni su tutti gli strumenti di aiuto ed attivandoci concretamente in ogni singolo caso, possiamo contribuire a ridurre e contrastare questo dramma sociale molto più diffuso di quanto pensiamo. Ricordiamoci che solo una piccola parte delle donne che subiscono violenza denunciano, che la violenza non è solo fisica e che, purtroppo, la maggioranza delle violenze avviene nell’ambito della coppia. I femminicidi continuano ad esserci, ed è drammatico, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg. Come persone, donne e uomini, dobbiamo veramente essere convinti che una reale e concreta parità di genere significa anche insegnare, e dimostrare con l’esempio, ai bambini ed alle bambine, fin da piccoli, il rispetto dell’altro, la consapevolezza che tutti devono avere le stesse opportunità e che la violenza non significa essere “forti” ma esprime solo l’incapacità di comunicare. Questi e non solo questi messaggi sono emersi dall’interessante incontro. Ma tra i tanti passaggi Sabrina Favale ha sottolineato che si lotta per la parità di genere perché la Donna non deve stare ai margini della Società. E ancora Rosaria Suriano che ha ricordato che il 25 novembre è tutti giorni! Le vittime crescono in modo esponenziale e le avvocatesse sono sempre in prima linea per difendere le donne vittime di violenza. “La violenza esiste, ma dobbiamo essere uniti in questa lotta!”. E in sintonia l’Avv, Antonella Franco, oltre a informare sulle relazioni nazionali che riportano dati allarmanti, ha inteso precisare che molte donne muoiono per mano di partner o ex partner. Dati allarmanti anche per le donne che vanno al Pronto Soccorso per violenze fisiche. “La donna spesso ha paura di denunciare” e racconta che l’uomo vuole il “Possesso” pieno e il controllo sulla donna, e ciò causa poi violenza sulla donna. Per l’Avv. Maria Francesca Santarcangelo si sono intensificati i Centri di difesa e dal 2019 con il “Codice Rosso” sono aumentati gli interventi di aiuto, ma di certo non sarà una legge a fermare la violenza contro le donne e lo sappiamo. Certo l’indagine oggi e accelerata e il giudice può subito emettere un provvedimento di protezione per la donna. ”E’ stato introdotto il reato di SFREGIO e anche il video sulle restrizioni” che non risolveranno il problema, ma il contributo è importante. La relatrice ha, infine, invitato le donne a non rimanere nell’ombra ma a denunciare. L’Avv. Ilaria Di Leo ha affrontato il tema della violenza domestica: fisica, verbale, economia, psicologica. Questa violenza –ha precisato Di Leo-si svolge in un contesto chiuso e può assumere diverse connotazioni e spesso senza controllo. E poi ha trattato la problematica dei maltrattamenti in famiglia, di variegato genere. Per la dott.ssa Annamaria Corrado (Psicologa), le donne arrivano al Pronto soccorso dopo l’ennesimo maltrattamento e il lavoro dello Psicologo è importante. “Cogliere il particolare clinico” per intervenire subito e in modo adeguato, ma occorre essere bravi a capire il segnale e la richiesta d’aiuto. Ha accennato alla depressione, ai disturbi dell’umore, alla richiesta di attenzione su se stesse, del disturbo depressivo maggiore, dell’isteria ecc. e sulle differenze di comportamento intervenire in modo corretto. Ci sono tanti passi ancora da fare, ma possiamo costruire dei luoghi di ascolto per migliorare. “Partiamo dalle scuole, dall’educazione” e lavoriamo sulle violenze e sulla prevenzione e ascolto che può sollevare le famiglie dai bisogni nascosti. Il fenomeno è esteso e possiamo contribuire a potenziare una rete moltiplicando le capacità di recupero. Alla fine ha mosso l’invito di: “Prevenzione e lavoro mirato sui giovani”. Il comandante dei carabinieri Della Sala ha parlato dell’esperienza pugliese e del numero verde del Centro Antiviolenza che insieme con il codice rosso potrebbero ridurre il drammatico problema della violenza sulle donne e spera di poter vedere attivato anche sul territorio un Centro Antiviolenza. L’omertà delle donne, degli uomini e dei vicini di condominio ancora è presente. “E noi per poter adottare dei provvedimenti abbiamo bisogno anche di riscontri e di collaborazioni”.
Franco Lofrano